(di Silvio Gambino e Walter Nocito da Calabria Ora del 7 Novembre 2008)
Mobilitarsi e protestare, dunque, serve!
Nel pomeriggio di ieri, il Governo ha approvato un decreto legge contenente “disposizioni urgenti per il diritto allo studio, il reclutamento del personale e l’efficienza del sistema universitario”, nonché linee guida sulla riforma dell’Università, incentrate soprattutto sulla riforma delle procedure di reclutamento dei docenti e dei ricercatori, sui dottorati di ricerca, sulla valutazione e sulla governance universitaria. Delle ‘linee guida’ parleremo in alto momento; qui ci soffermiamo sulle sole misure contenute nel decreto legge. Sulla loro necessità e sulla relativa urgenza sarebbe lecito dubitare costituzionalmente ma nemmeno questo faremo, attesa la sede che ci ospita.
Quanto ai contenuti del decreto legge Gelmini, la loro finalità è quella di smussare, ma non certo di rimuovere le ragioni che hanno portato alla protesta di questi giorni. Una doverosa protesta dovuta principalmente ai tagli finanziari al Fondo di finanziamento ordinario per tutti gli atenei del Paese negli anni dal 2009 al 2011. Il comma 13 dell’articolo
66 della ormai celebre legge Tremonti (l. 133/08) rimane integro nella sua portata devastante e letale per le scuole e per gli atenei pubblici.
Questo deve essere ben chiaro al lettore. Il tentativo da parte del Ministro Gelmini di aprire un dialogo e in tal modo di smorzare la protesta segue la strada maestra delle misure premiali, finalizzate a discriminare fra atenei che sono virtuosi e atenei che non lo sono.
Un’altra strada seguita dal DL è quella delle deroghe al blocco del turn over, nella intenzione di ringiovanire il corpo docente delle università.
Nell’ottica dei primi due punti richiamati, il DL Gelmini distribuisce alle ‘Università migliori’, individuate attraverso (soprattutto) i parametri di valutazione della ricerca e della didattica, il 5% del FFO pari a 500 ML di euro. Le linee di gestione universitaria seguite dai 13 atenei virtuosi del Paese (c.d. rete ACQUIS, di cui fa parte l’università della Calabria) si vedono riconosciute e premiate con la distribuzione di una quota del fondo premiale che dovrebbe (sottolineiamo dovrebbe) consentire loro di migliorare le loro performances nel futuro. In concreto, però, non è certo che, per le Università di questa rete, la distribuzione premiale del finanziamento ripagherà dai tagli generalizzati e ciechi operati dalla legge Tremonti.
Le Università non virtuose, inoltre, vengono penalizzate dal divieto di bandire concorsi per docenti e per personale amministrativo.
Nell’ottica della razionalizzazione di un sistema universitario esploso territorialmente (naturalmente per scelte della politica, di norma contenute nelle leggi finanziarie), il DL Gelmini prevede trasferimenti finanziari diretti del MIUR alle università che taglieranno le sedi distaccate non funzionali e i corsi di lauree non rispettosi degli standard quali-quantitativi.
La trasparenza nei concorsi e l’obiettivo di ‘ricambio generazionale’
guidano due importanti altre misure urgenti di riforma. Con la prima si interviene nelle procedure di formazione delle commissioni di concorso, integrando l’elezione dei commissari dei concorsi con il meccanismo del sorteggio fra gli eletti. La seconda misura è più difficile da cogliere in ragione della incertezza dei dati ANSA e della vaghezza sul punto della Conferenza stampa del Ministro Gelmini. Sembrerebbe volersi dare attuazione alla seconda annualità del piano straordinario del Ministro Mussi di reclutamento dei ricercatori, nella misura di 2000 unità. In ogni caso, viene fissato un vincolo all’autonomia delle università nel sistema delle carriere, destinando per DL una percentuale minima del 60% sulle assunzioni totali ai nuovi ricercatori. Nei termini utilizzati dal Ministro Gelmini tale misura è destinata a ‘rovesciare una piramide’
che, nel frattempo, è divenuto un parallelepipedo.
Per completare, due buone notizie sul fronte del diritto allo studio, in termini di borse di studio agli studenti meritevoli (euro 135 ML) e di finanziamento alle strutture residenziali universitarie (euro 65 ML per un totali di 1700 posti letto).
Esprimendosi a caldo, si potrebbe dire che, probabilmente, le ‘misure premiali di urgenza’ non sarebbero state adottate in assenza di una protesta e di una mobilitazione degli studenti, dei docenti, dei ricercatori e anche delle loro famiglie, che è stata intensa, generalizzata, pacata e ragionevole, come ha riconosciuto espressamente lo stesso Presidente della Repubblica. La protesta dunque è servita, serve e servirà come strumento di lotta per la difesa della funzione pubblica dell’istruzione e della ricerca universitaria. Sotto tale profilo, i tagli operati dalla legge Tremonti continuano a costituire un ostacolo insormontabile nella garanzia di tale funzione pubblica e dei diritti e delle libertà (individuali e collettive) ad essa strettamente connessi.
lunedì 10 novembre 2008
Assemblea del 10 Novembre
Oggi, lunedì 10 novembre 2008, il collettivo “precari invisibili della
ricerca” riunitosi nella aula P2 del cubo 40C dell’Unical ha discusso
i seguenti punti dell’ordine del giorno:
• Intervento di sensibilizzazione in sede di seduta di laurea della
Facoltà di Farmacia.
• Modalità di adesione allo sciopero nazionale del 14 novembre p.v. e
organizzazione logistica per la partecipazione al corteo che si terrà
a Roma.
• Discussione proposte di riforma da presentare in sede di assemblea
generale della Rete nazionale ricercatori precari (RNRP).
In merito al primo punto, è stato segnalato come l'iniziativa abbia
avuto un impatto inferiore a quello sperato, in conseguenza del fatto
che la lettura del documento è stata autorizzata dal presidente di
commissione solo all’inizio della seduta e non in fase di
proclamazione come, invece, si pensava di fare. È stata data lettura
della bozza del documento e dall’assemblea è emersa la necessità di
proporre una versione più sintetica dello stesso, di apportare alcune
correzioni riguardo agli articoli costituzionali citati nel testo e di
farne anche dei volantini da distribuire nel corso delle prossime
sedute di laurea.
La discussione sul secondo punto, ovvero sull’organizzazione logistica
per la partecipazione al corteo del 14/11, ha permesso di precisare
modalità e tempistica del viaggio a Roma. Come è stato riferito nel
corso della riunione, il Comune mette a disposizione dei precari della
ricerca e degli studenti che vorranno aggregarsi un autobus per la
giornata di venerdì. Nel corso della discussione il luogo di incontro
e l' orario sono stati fissati in modo da permettere ai partecipanti
di raggiungere Roma in tempo utile per prendere parte al corteo:
giovedì 13 ore 23.30 piazzale autolinee a Cosenza, ore 24.00
Università. È stato anche stabilito di segnalare l’eventuale adesione
alla manifestazione entro la giornata di mercoledì 12. Dall’assemblea
è emersa, inoltre, la necessità di recuperare informazioni precise sui
tempi di svolgimento dell’assemblea della rete nazionale ed
eventualmente prolungare la permanenza di alcuni del gruppo anche per
la giornata di sabato 15 e domenica 16. L’assemblea ha discusso, poi,
la possibilità di organizzare delle forme condivise di adesione allo
sciopero tra quanti non potranno prendere parte alla manifestazione
nazionale.
Il terzo punto dibattuto ha riguardato i nuovi e recenti ri-
orientamenti del governo in tema di Università. Sono stati brevemente
illustrati i criteri e i nuovi distinguo introdotti dalla Gelmini. In
sede di dibattito è emersa l’esigenza di avanzare proposte e pretese
da parte del gruppo dei precari dell’Unical nel corso dell’assemblea
generale dei ricercatori precari che si terrà dopo il corteo di
venerdì. Al riguardo (e in estrema sintesi) le posizioni che si sono
delineate sono essenzialmente due:
1) la prima spinge nel senso di una richiesta di stabilizzazione nel
breve-medio periodo dei precari della ricerca che da più tempo
lavorano nei dipartimenti degli atenei;
2) la seconda punta ad una riforma più complessiva del mondo
accademico e del sistema di reclutamento universitario che nel medio-
lungo periodo consenta di migliorare qualità della ricerca e della
didattica.
Intorno a questi due orientamenti principali si sono aggregate
posizioni, considerazioni e repliche diverse, ma anche l’esigenza
comune di migliorare la conoscenza e l’informazione del gruppo sulle
proposte avanzate in tal senso dalla rete nazionale, al fine di meglio
coordinarsi con quest’ultima e meglio argomentare le istanze che si
intendono portare avanti. Ulteriori iniziative in questa direzione e
decise nella riunione riguardano l’ulteriore lavoro di affinamento del
documento del gruppo precari Unical e la massima diffusione e
comunicazione a tutti i precari dell’università delle iniziative in
corso.
L’assemblea in conclusione dei suoi lavori ha fissato la data del
prossimo incontro del gruppo dei precari della ricerca e ha stabilito
l’ordine del giorno che comprenderà essenzialmente due punti:
1) la presentazione di proposte da presentare in sede di assemblea
generale a Roma a partire dalla valutazione del dibattito e delle
iniziative della RNRP
2) la definizione degli ultimi dettagli organizzativi per la
partecipazione allo sciopero e alla manifestazione nazionale di
venerdì 14.
Report a cura di Emanuela Chiodo
ricerca” riunitosi nella aula P2 del cubo 40C dell’Unical ha discusso
i seguenti punti dell’ordine del giorno:
• Intervento di sensibilizzazione in sede di seduta di laurea della
Facoltà di Farmacia.
• Modalità di adesione allo sciopero nazionale del 14 novembre p.v. e
organizzazione logistica per la partecipazione al corteo che si terrà
a Roma.
• Discussione proposte di riforma da presentare in sede di assemblea
generale della Rete nazionale ricercatori precari (RNRP).
In merito al primo punto, è stato segnalato come l'iniziativa abbia
avuto un impatto inferiore a quello sperato, in conseguenza del fatto
che la lettura del documento è stata autorizzata dal presidente di
commissione solo all’inizio della seduta e non in fase di
proclamazione come, invece, si pensava di fare. È stata data lettura
della bozza del documento e dall’assemblea è emersa la necessità di
proporre una versione più sintetica dello stesso, di apportare alcune
correzioni riguardo agli articoli costituzionali citati nel testo e di
farne anche dei volantini da distribuire nel corso delle prossime
sedute di laurea.
La discussione sul secondo punto, ovvero sull’organizzazione logistica
per la partecipazione al corteo del 14/11, ha permesso di precisare
modalità e tempistica del viaggio a Roma. Come è stato riferito nel
corso della riunione, il Comune mette a disposizione dei precari della
ricerca e degli studenti che vorranno aggregarsi un autobus per la
giornata di venerdì. Nel corso della discussione il luogo di incontro
e l' orario sono stati fissati in modo da permettere ai partecipanti
di raggiungere Roma in tempo utile per prendere parte al corteo:
giovedì 13 ore 23.30 piazzale autolinee a Cosenza, ore 24.00
Università. È stato anche stabilito di segnalare l’eventuale adesione
alla manifestazione entro la giornata di mercoledì 12. Dall’assemblea
è emersa, inoltre, la necessità di recuperare informazioni precise sui
tempi di svolgimento dell’assemblea della rete nazionale ed
eventualmente prolungare la permanenza di alcuni del gruppo anche per
la giornata di sabato 15 e domenica 16. L’assemblea ha discusso, poi,
la possibilità di organizzare delle forme condivise di adesione allo
sciopero tra quanti non potranno prendere parte alla manifestazione
nazionale.
Il terzo punto dibattuto ha riguardato i nuovi e recenti ri-
orientamenti del governo in tema di Università. Sono stati brevemente
illustrati i criteri e i nuovi distinguo introdotti dalla Gelmini. In
sede di dibattito è emersa l’esigenza di avanzare proposte e pretese
da parte del gruppo dei precari dell’Unical nel corso dell’assemblea
generale dei ricercatori precari che si terrà dopo il corteo di
venerdì. Al riguardo (e in estrema sintesi) le posizioni che si sono
delineate sono essenzialmente due:
1) la prima spinge nel senso di una richiesta di stabilizzazione nel
breve-medio periodo dei precari della ricerca che da più tempo
lavorano nei dipartimenti degli atenei;
2) la seconda punta ad una riforma più complessiva del mondo
accademico e del sistema di reclutamento universitario che nel medio-
lungo periodo consenta di migliorare qualità della ricerca e della
didattica.
Intorno a questi due orientamenti principali si sono aggregate
posizioni, considerazioni e repliche diverse, ma anche l’esigenza
comune di migliorare la conoscenza e l’informazione del gruppo sulle
proposte avanzate in tal senso dalla rete nazionale, al fine di meglio
coordinarsi con quest’ultima e meglio argomentare le istanze che si
intendono portare avanti. Ulteriori iniziative in questa direzione e
decise nella riunione riguardano l’ulteriore lavoro di affinamento del
documento del gruppo precari Unical e la massima diffusione e
comunicazione a tutti i precari dell’università delle iniziative in
corso.
L’assemblea in conclusione dei suoi lavori ha fissato la data del
prossimo incontro del gruppo dei precari della ricerca e ha stabilito
l’ordine del giorno che comprenderà essenzialmente due punti:
1) la presentazione di proposte da presentare in sede di assemblea
generale a Roma a partire dalla valutazione del dibattito e delle
iniziative della RNRP
2) la definizione degli ultimi dettagli organizzativi per la
partecipazione allo sciopero e alla manifestazione nazionale di
venerdì 14.
Report a cura di Emanuela Chiodo
giovedì 6 novembre 2008
Assemblea del 6 Novembre
Oggi nel giorno 6 del mese di novembre dell’anno 2008 presso l’aula P2 del cubo 42C si è riunita l’Assemblea dei Precari Invisibili della Ricerca.
Messi in discussione i seguenti punti dell’OdG:
• CdF SMFN del 5 novembre – Proposte di interventi
• Discussione Riforme Mussi-Moratti
• Astensione attività didattica/Inaugurazione dell’A.A. ed esami
• Censimento concorsi UNICAL
• Censimento precari UNICAL
• Regole di utilizzo ML
• Assegni di ricerca
• Presentazione del Gruppo Precari Invisibili della Ricerca al Comitato di Filologia 8
• Organizzazione partecipazione del 07/11/2008
L’Assemblea inizia con il resoconto inerente la presentazione/lettura del documento, redatto dal gruppo di ricerca, nell’ambito del CdF SMNF del 5 novembre in Piazza XI settembre.
L’occasione si è dimostrata positiva per avere reso effettiva la visibilità rivendicata dalla categoria e di avere posto le basi di un tavolo di discussione in cui viene ribadita la necessità dell’abolizione della legge 133. Dalla discussione dello stesso,messo a verbale dal consiglio, sono emerse la necessità di istituire delle commissioni di lavoro dirette rispettivamente alla valutazione del sistema universitario (con chiaro oggetto di analisi della didattica e della ricerca) e il reclutamento, nonché la necessità di apportare delle dovute modifiche allo statuto. Da ciò scaturisce la necessaria e fondamentale rappresentanza della categoria nelle commissioni.
Gli altri punti di discussione hanno riguardato l’abolizione delle indennità delle cariche istituzionali e una necessaria e approfondita indagine finalizzata ad esplicitare le modalità di introduzione delle cariche stesse.
Il dibattito che ne è conseguito ha dato maggiore spazio a due punti fondamentali, argomentati in modo più o meno ampio:
• Fondi di reclutamento
• Modello di crescita orizzontale piuttosto che verticale
Le argomentazioni che ne sono derivate sono state tante e diverse culminate nella proposta di analizzare altri casi esteri, in modo particolare partendo dal modello olandese, per trovare il modello grafico migliore che risponda in modo efficace alle nostre richieste. Uno degli elementi da tenere in considerazione nella predisposizione del modello è senza dubbio il rapporto qualità/prezzo che vada a dare giusto peso alla figura del ricercatore. L’altra proposta discussa è la stabilizzazione dei precari in tempi ragionevoli.
Dalla discussione è emersa la necessità di andare ad analizzare meglio il riconoscimento del titolo di dottorato nel mercato del lavoro,ovvero la sua spendibilità. A tal proposito si è aperta una discussione inerente alla giusta o erronea denominazione dei dottorandi come precari della ricerca.
L’altro punto dell’OdG discusso è stato quello inerente la partecipazione della Manifestazione del 7 novembre nella città di Cosenza con punto di ritrovo nelle vicinanze del tribunale intorno alle 09:30.I partecipanti indosseranno delle magliette che riportano la scritta precari invisibili della ricerca .Per l’occasione è stato realizzato uno striscione riportante la medesima firma.
Durante il corso dell’assemblea è stata fatta sintesi del comunicato stampa del Rettore Unical in cui viene ribadito l’attacco senza precedenti del governo alle università. La legge 133 comporterebbe effetti pesantissimi soprattutto a livello territoriale in ambiti regionali deboli. Viene riconosciuta,inoltre, alla civile mobilitazione la natura dei ripensamenti del governo inerenti ai tagli indicati dalla legge.
Tutti gli altri punti non trattati ed altri ed eventuali sono rimandati alla prossima assemblea che si terrà lunedì 10 novembre nell’aula P2 dalle 11:30 fino alle 14:00.
Di seguito,per necessità di sintesi, si riporta l’elenco delle proposte emerse:
• Abolizione indennità per le cariche istituzionali
• Argomentare meglio le debolezze emerse dal documento e dall’approccio alla protesta
• Aprire un tavolo di discussione sugli orientamenti
• Analisi di sistemi universitari esteri (2-3) con particolare attenzione al contesto di riferimento
• Potenziamento del nucleo di valutazione
• Sfruttare le sedute di laurea per sensibilizzare l’opinione pubblica circa la legge 133
• Presentazioni proposte al prossimo Senato accademico (18/11)
Per l’approfondimento e predisposizione di documenti specifici riguardanti i punti di discussione sopra indicati, sono stati costituiti gruppi di lavoro quali: Gruppo proposte riforme, Gruppo normativa e Gruppo rilevazione numero precari per dipartimento.
Report a cura di Lucia Groe
Messi in discussione i seguenti punti dell’OdG:
• CdF SMFN del 5 novembre – Proposte di interventi
• Discussione Riforme Mussi-Moratti
• Astensione attività didattica/Inaugurazione dell’A.A. ed esami
• Censimento concorsi UNICAL
• Censimento precari UNICAL
• Regole di utilizzo ML
• Assegni di ricerca
• Presentazione del Gruppo Precari Invisibili della Ricerca al Comitato di Filologia 8
• Organizzazione partecipazione del 07/11/2008
L’Assemblea inizia con il resoconto inerente la presentazione/lettura del documento, redatto dal gruppo di ricerca, nell’ambito del CdF SMNF del 5 novembre in Piazza XI settembre.
L’occasione si è dimostrata positiva per avere reso effettiva la visibilità rivendicata dalla categoria e di avere posto le basi di un tavolo di discussione in cui viene ribadita la necessità dell’abolizione della legge 133. Dalla discussione dello stesso,messo a verbale dal consiglio, sono emerse la necessità di istituire delle commissioni di lavoro dirette rispettivamente alla valutazione del sistema universitario (con chiaro oggetto di analisi della didattica e della ricerca) e il reclutamento, nonché la necessità di apportare delle dovute modifiche allo statuto. Da ciò scaturisce la necessaria e fondamentale rappresentanza della categoria nelle commissioni.
Gli altri punti di discussione hanno riguardato l’abolizione delle indennità delle cariche istituzionali e una necessaria e approfondita indagine finalizzata ad esplicitare le modalità di introduzione delle cariche stesse.
Il dibattito che ne è conseguito ha dato maggiore spazio a due punti fondamentali, argomentati in modo più o meno ampio:
• Fondi di reclutamento
• Modello di crescita orizzontale piuttosto che verticale
Le argomentazioni che ne sono derivate sono state tante e diverse culminate nella proposta di analizzare altri casi esteri, in modo particolare partendo dal modello olandese, per trovare il modello grafico migliore che risponda in modo efficace alle nostre richieste. Uno degli elementi da tenere in considerazione nella predisposizione del modello è senza dubbio il rapporto qualità/prezzo che vada a dare giusto peso alla figura del ricercatore. L’altra proposta discussa è la stabilizzazione dei precari in tempi ragionevoli.
Dalla discussione è emersa la necessità di andare ad analizzare meglio il riconoscimento del titolo di dottorato nel mercato del lavoro,ovvero la sua spendibilità. A tal proposito si è aperta una discussione inerente alla giusta o erronea denominazione dei dottorandi come precari della ricerca.
L’altro punto dell’OdG discusso è stato quello inerente la partecipazione della Manifestazione del 7 novembre nella città di Cosenza con punto di ritrovo nelle vicinanze del tribunale intorno alle 09:30.I partecipanti indosseranno delle magliette che riportano la scritta precari invisibili della ricerca .Per l’occasione è stato realizzato uno striscione riportante la medesima firma.
Durante il corso dell’assemblea è stata fatta sintesi del comunicato stampa del Rettore Unical in cui viene ribadito l’attacco senza precedenti del governo alle università. La legge 133 comporterebbe effetti pesantissimi soprattutto a livello territoriale in ambiti regionali deboli. Viene riconosciuta,inoltre, alla civile mobilitazione la natura dei ripensamenti del governo inerenti ai tagli indicati dalla legge.
Tutti gli altri punti non trattati ed altri ed eventuali sono rimandati alla prossima assemblea che si terrà lunedì 10 novembre nell’aula P2 dalle 11:30 fino alle 14:00.
Di seguito,per necessità di sintesi, si riporta l’elenco delle proposte emerse:
• Abolizione indennità per le cariche istituzionali
• Argomentare meglio le debolezze emerse dal documento e dall’approccio alla protesta
• Aprire un tavolo di discussione sugli orientamenti
• Analisi di sistemi universitari esteri (2-3) con particolare attenzione al contesto di riferimento
• Potenziamento del nucleo di valutazione
• Sfruttare le sedute di laurea per sensibilizzare l’opinione pubblica circa la legge 133
• Presentazioni proposte al prossimo Senato accademico (18/11)
Per l’approfondimento e predisposizione di documenti specifici riguardanti i punti di discussione sopra indicati, sono stati costituiti gruppi di lavoro quali: Gruppo proposte riforme, Gruppo normativa e Gruppo rilevazione numero precari per dipartimento.
Report a cura di Lucia Groe
Consiglio di Facoltà in piazza
Alle ore 16:00 del 5 novembre 2008 in Piazza XI Settembre a Cosenza inizia il primo Consiglio di Facoltà pubblico della storia dell'Università della Calabria. A indirlo è la Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali, con unico punto del giorno una discussione sulla Legge 133/2008, approvata in agosto dal governo Berlusconi.
(continua su wikinotizie.it)
(continua su wikinotizie.it)
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martedì 4 novembre 2008
CDF L.133
il Preside Crisci era in riunione con altri docenti e stavano appunto discutendo del CDF di domani quando siamo entrati io e Vittorio per proporre il nostro intervento come precari. Abbiamo un pò discusso sul nostro problema e mi sono sembrati alquanto aperti al confronto e in particolare propensi a produrre un documento ciontro la L. 133/08
ciao
ciao
Apertura Blog dei Precari Invisibili della Ricerca UNICAL
Ciao a tutti!
Questo è il blog dei precari invisibili della ricerca dell'UNICAL.
Qui sopra troverete il calendario degli eventi programmati in protesta alla Legge 133/08, i link agli altri blog di protesta e di informazione, i sondaggi fra noi precari, ma soprattutto le vostre comunicazioni a tutti gli altri precari dell'UNICAL e delle altre Università Italiane.Questo è il blog dei precari invisibili della ricerca dell'UNICAL.
Mi scuso personalmente, se al momento, il blog non è ricchissimo di features che verranno aggiunti giorno per giorno.
Buon uso,
Enrico
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