giovedì 9 giugno 2011

Regolamento Ricercatore a tempo determinato: osservazioni

In relazione con quanto sta accadendo presso l'Unical, i Precari Invisibili hanno chiesto nei giorni scorsi una audizione presso il Senato Accademico di domani, proponendo anche alcune osservazioni che andiamo qui sotto a riportare (scusandoci per il ritardo):

Presa visione del regolamento RTD approvato dal Co.Co.P. dell'Università della Calabria in data 20 Aprile 2011, i Precari invisibili della Ricerca – CPU Unical sottopongono all'attenzione degli organi d'Ateneo le seguenti osservazioni in merito ad alcuni punti di particolare criticità del Regolamento stesso, con lo scopo di contribuire al dibattito in corso sulla normativa in oggetto puntando ad una revisione di quest'ultima in senso più equo e garantista dei diritti e delle condizioni di lavoro dei futuri "ricercatori a contratto".
- Il vincolo imposto dall’art 3 del regolamento RTD del 20 Aprile riguardante la risoluzione senza corrispettivo del contratto per mancato rifinanziamento da parte dell’Unical, deve essere rimosso per la figura di ricercatore RTDa; in aggiunta, a garanzia di un reale percorso di "tenure track" per gli RTDb, si deve garantire obbligatoriamente che le strutture (i neo dipartimenti) impegnino le risorse piene (0.7 punti di budget) per il diretto inquadramento nel ruolo di PA nel caso di superamento dell'idoneità nazionale.
- Per i ricercatori RTDa ed RTDb deve essere garantito che l’impegno annuo complessivo per lo svolgimento delle attività di didattica, di didattica integrativa e di servizio agli studenti resti nei vincoli della legge Gelmini ed in particolare tali attività potrebbero essere convertite, previo il consenso da parte dell'interessato, in un monte ore di didattica frontale curriculare gratuita prevedendo un limite massimo omogeneo per tutti i dipartimenti ed auspicalmente non superiore alle 60 ore. Qualora fosse richiesto di svolgere attività didattica frontale superiore alle 60 ore questa dovrà essere pagata come supplenza al massimo valore previsto dalle norme sui corsi a contratto utilizzando fondi delle singole strutture e non di ateneo (principio di responsabilità delle strutture).
- Rileviamo inoltre, come le tabelle allegate al regolamento non rendano giustizia al processo di selezione in quanto risultano ereditate dai pareri del CUN per accedere ai concorsi per RTI (tabelle A) e PA (tabella B). Tali pareri risultano ora anacronistici in quanto pensati più di 3 anni fa per uno scenario completamente diverso nel quale erano presenti tre distinti ruoli strutturati. Tale meccanica corrispondenza crea stridenti forzature derivanti dai più stringenti requisiti minimi di accesso al concorso per RTDb equiparati a quelli di accesso ad un concorso per PA senza considerare il periodo di 3 anni dello stesso contratto RTDb che dovrebbe servire per maturare i titoli necessari ad essere inquadrato nel ruolo di PA. Analoghe considerazioni possono essere fatte rispetto alla condizione di accesso al concorso per RTDa equiparata alla condizione di accesso per la vecchia figura di RTI.
La richiesta, seppure in extremis, è stata accettata.