venerdì 28 gennaio 2011

Lettera al Rettore dalla FLC/CGIL

Con la data del 26 gennaio 2011 è stata diffusa questa lettera, evidentemente indirizzata a tutti i magnifici rettori d'Italia:

Magnifico Rettore,
con l'approvazione della Legge Gelmini prende avvio la difficile fase di ridisegno degli statuti degli Atenei in un contesto di crescente riduzione dei finanziamenti. La ripartizione del FFO, con oltre un anno di ritardo, ha evidenziato la perdita di risorse per l'intero sistema universitario di un ulteriore 4%. Restano, peraltro, confermati i tagli previsti per il prossimo triennio dalla Legge 221/2010.
La FLC CGIL, fin da subito, ha contrastato l'insieme dei provvedimenti che il governo ha adottato per minare l’autonomia, la qualità e la dimensione pubblica del sistema universitario italiano. Tuttavia, la definizione dei nuovi statuti rappresenta un passaggio delicato e importante, che deve essere inteso come un effettivo momento fondativo, capace di ravvivare gli strumenti di autogoverno della comunità universitaria e consolidarne il carattere democratico. E' proprio questa, a nostro parere, la sfida che ci consegna il drammatico contesto nel quale gli Atenei sono costretti a rivedere i propri statuti: fare di questo passaggio, a dispetto dello spirito della Legge, una opportunità di rinnovamento, di qualificazione e di riforma democratica del sistema. I movimenti di questi mesi, animati in particolare dagli studenti e dai ricercatori ma in grado di coinvolgere tutte le componenti dell'università, hanno promosso ipotesi alternative di riforma fondate su una dimensione democratica partecipativa e pubblica degli Atenei. A quello straordinario patrimonio di idee, di proposte e di istanze di autogoverno si dovrà dare piena cittadinanza. Per questa ragione noi auspichiamo che il processo di definizione dei nuovi statuti si sviluppi con trasparenza, con forme appropriate di partecipazione e che, pertanto, le modifiche agli statuti siano l'espressione della convinta adesione della maggioranza delle diverse componenti ad un progetto "culturale" che caratterizzi le università nella loro piena e più vera autonomia. Fin dalla composizione delle commissioni "statuto", alle quali verrà demandato l'onere di definire i molteplici regolamenti di Ateneo previsti dalla Legge, crediamo sia indispensabile dare uno spazio adeguato a tutte le componenti universitarie, così da renderle egualmente partecipi. In questo modo potranno dare il loro contributo, oltre ai docenti, i ricercatori strutturati e precari, gli studenti che in questi mesi hanno condotto una importante lotta a difesa dell'Università pubblica, il personale contrattualizzato che regge in maniera decisiva le molteplici attività degli Atenei. Per questa ragione la composizione delle commissioni dovrebbe avere modalità elettiva.
Coerentemente siamo anche convinti che nei futuri organi di autogoverno degli Atenei debbano esserci rappresentanze per tutte queste figure il cui contributo, oggi come domani, deve essere pienamente riconosciuto.
La FLC CGIL è determinata ad offrire un contributo positivo nello sforzo di riorganizzazione del sistema universitario italiano, svilito e messo sotto scacco da politiche scellerate. Con altrettanta decisione proseguirà, con ancora maggiore forza nel paese e negli Atenei, il contrasto ai provvedimenti del governo e alle logiche che esso vorrebbe imporre, impegnandosi a tutela e garanzia della dimensione pubblica del sistema universitario, al fianco di tutti coloro che, ricercatori, studenti, precari, docenti, personale contrattualizzato, semplici cittadini, ne hanno a cuore le sorti.
Riteniamo pertanto importante avviare subito il confronto sulle nostre richieste affinché si possano evitare decisioni unilaterali che finirebbero per mortificare ulteriormente il profilo democratico degli Atenei seriamente compromesso da una riforma burocratica e autoritaria.

Distinti saluti.
Il Segretario Generale FLC CGIL
Domenico Pantaleo

lunedì 24 gennaio 2011

In viaggio con... Enrico Natalizio

Su Facebook il gruppo In treno - riflessioni per tutti i giorni organizza periodicamente l'evento In viaggio con.... Per la prossima puntata, per parlare del ddl Gelmini, sono stati invitati Enrico Natalizio e Valentina Barrera.
Questo il profilo di Enrico:
Enrico è assegnista di ricerca presso la Facoltà di Ingegneria dell'Università della Calabria. E' membro del coordinamento nazionale dei precari dell'Università. Con Lui parleremo del decreto Gelmini e della riforma universitaria in atto, dello stato della ricerca scientifica in Italia, della precarietà professionale.
Per chi ha Facebook, ecco invece la pagina di annuncio dell'evento.

Un grazie a Pasquale Pace per la segnalazione dell'evento.

giovedì 20 gennaio 2011

Incontro con il rettore: resoconto di Pasquale Pace

Precari Invisibili della Ricerca Unical

Nei giorni scorsi una delegazione dei Precari Invisibili della Ricerca - Unical ha incontrato il rettore della suddetta università. Questo il resoconto dell'incontro, così come è stato inviato alla mailing list (a parte alcuni piccoli aggiustamenti) da Pasquale Pace:

In merito alla possibilità di salvaguardare e custodire il vivaio di competenze ed intelligenze presenti nell'Unical, il Rettore ci ha confermato la disponibilità della Regione Calabria ad estendere anche per il prossimo anno il programma di assegni post doc in modo da sopperire alla carenza di fondi.
Per quanto riguarda l'annoso problema del reclutamento sembra che sia possibile ed auspicabile pensare di avviare delle procedure per bandire posti TD dopo che saranno disponibili i decreti attuativi governativi e dopo aver reperito i fondi necessari prelevandoli da quelli stanziati per gli assegni di ricerca e da quelli messi a disposizione da eventuali dipartimenti "virtuosi". Sembra, a detta del Rettore, che i posti di ricercatori TD non siano vincolati dai meccanismi del turn-over in quanto non si tratta di posizioni consolidate, l'unico vincolo è realmente rappresentato dal reperimento dei fondi per tali contratti abbastanza costosi.
La nostra delegazione ha sottolineato che la politica dell'assegnamento di contratti di RTD deve essere guidata dal buon senso di prevedere nella programmazione triennale il budget economico per favorire l'eventuale immissione in ruolo del contrattista, una volta conseguita l'abilitazione nazionale, al termine del suo periodo così come previsto dalla legge. Inoltre, si è fatto notare come l'eventuale numero di RTDb debba essere non inferiore a quello dei RTDa per ogni struttura o dipartimento al fine di creare un reale percorso di "Tenure Track" piuttosto che una ulteriore situazione di parcheggio temporaneo con posizioni di tipo RTDa non finalizzate all'immissione in ruolo.
In ogni modo il percorso da intraprendere verso l'attuazione di tali forme contrattuali risulta essere ancora lungo e nebuloso in quanto l'attenzione particolare di tutto il corpo docenti sembra essere polarizzata verso la riscrittura dello statuto di Ateneo che rappresenta il primo passo nell'attuazione della nuova legge.
A tal proposito si è fatta esplicita richiesta di avere un rappresentante del gruppo dei precari nella commissione che riscriverà lo Statuto dell'UNICAL al fine di essere membri attivi nella definizioni delle linee di sviluppo futuro dell'UNICAL.
Il Rettore ha risposto a tale richiesta dicendo che ne sono pervenute moltissime altre da singoli e da categorie all'interno dell'ateneo e che lui può solo farsi portavoce della nostra richiesta in senato accademico senza offrire nessuna garanzia.
In conclusione: La sensazione generale da me percepita è stata quella di una mancanza di chiarezza di idee sul da farsi per gestire il prossimo futuro ed in particolare il transitorio di questa legge che rischia di trasformarsi in una terribile mannaia per molti di noi.