lunedì 20 giugno 2011

Tutti in piedi! Entra Enrico

Tutti in piedi! è uno speciale, trasmesso via web il 17 giugno 2011 per i 110 anni della Fiom, realizzato dalla redazione di Anno Zero e presentato da Serena Dandini. A un certo punto, riprendendo le polemiche sulle dichiarazioni del ministro Brunetta sull'Italia peggiore, intervengono nella trasmissione due rappresentanti del mondo della scuola e dell'università. Ovviamente due precari. L'intero spezzone cui mi riferisco potete trovarlo su youtube postato dalla redazione de Il Fatto Quotidiano, che ha in pratica realizzato una sorta di streaming dell'intero evento postando gli spezzoni pochi minuti dopo la loro effettiva messa in onda sulla rete.
Torniamo, però, a noi: come rappresentante dei precari dell'Università l'intervento viene affidato al nostro Enrico Natalizio. Ho estratto quello spezzone e lo propongo a tutti i lettori:
Nel suo sentito discorso, Enrico sottolinea alcuni punti che mi sembra interessante non lasciare cadere lì, senza link di approfondimento.
Innanzitutto la lotta, o più che altro i tentativi di farsi sentire, iniziata nel 2008: non è un caso che questo blog inizia proprio nel 2008, anche se già da almeno un mese avevo iniziato a scrivere alcuni resoconti su Stipaturi. E questi sono dati di fatto che mi piace sottolineare in questa sede.
E poi il buon Enrico cita l'IIT, l'istituto tecnologico voluto fortemente da Tremonti, e che potete confrontare con gli altri istituti di ricerca italiani: ho giocato un po' con i numeri, e leggete un po' cosa avevo scritto poco più di un mese fa:
Ho poi provato a giocare ulteriormente con i numeri, scoprendo che senza l'ITT e smistando su CNR e INAF i fondi previsti per l'ente tremontiano, la situazione si equilibrerebbe (a fronte della perdita dei lavoratori e delle pubblicazioni). Un'ulteriore equilibratura si otterrebbe smistando personale e quindi anche pubblicazioni tra i vari enti.
Tutto questo, poi, è legato al più ampio discorso sul merito, che non ha senso approfondire più di tanto perché ognuno ha il suo modo per valutarlo, il merito, ma ogni modo ha un paio di punti in comune: i principi di trasparenza e di responsabilità.
Trasparenza nelle procedure di valutazione e responsabilità nei confronti delle scelte fatte.

Per completare, però, eccovi anche la splendida e-mail che Enrico ha inviato alla mailing list nazionale e a quella del Gruppo dei Precari Invisibili (cui continuo ad appartenere un po' impropriamente...)
Ciao a tutti,

vi scrivo dopo l'esperienza di Tuttiinpiedi, in primo luogo perchè voglio condividere con voi tutti i messaggi d'affetto che ho ricevuto da persone dentro e fuori i nostri gruppi precari e poi per raccontarvi brevemente la serata, le emozioni e le possibili prospettive.

Ci leggono in cc due persone che sono state importantissime per la riuscita della serata: la prima è Maurizia Russo Spena, che sono sicuro non necessiti di presentazioni, la seconda è Valentina Vitale, che è una delle giornaliste della redazione di Annozero, in particolare quella che ha messo insieme tutti gli ospiti provenienti dalla società civile e al cui lavoro va tributato un grandissimo GRAZIE!

Non vi tedio con dettagli da "dietro le quinte", piuttosto vorrei farvi partecipi dell'incredibile atmosfera di gioia, entusiasmo e voglia di cambiamento che si respirava grazie alla determinazione e alla dolcezza di Maurizia, alla grinta di Barbara, alla forza delle idee di Claudio lo studente che sarei voluto essere, alla profondissima umanità e schiettezza di Felice il pastore sardo, alla preparazione e alla capacità comunicativa di Edda la signora peruviana e poi soprattutto grazie a tutta quella gente che è rimasta lì anche mentre pioveva, in grandissima parte giovani che aspettavano ogni singola fiammella da parte di chi parlava con loro e per loro per far divampare un incendio di passione civile.

E' stato un onore per me e per noi essere in mezzo a questa gente. E' stato bellissimo scoprire che il pessimismo e lo scoramento vissuti in tanti momenti durante le nostre battaglie non avevano diritto di esistere, perchè anche se inascoltati dai palazzi, i nostri messaggi non hanno mai smesso di fare presa sulla gente, anche se sconfitti dal parlamento, abbiamo svegliato e vinto tantissime personi comuni alla nostra causa.

Forse non mangeremo i frutti che verranno dai semi che abbiamo piantato, ma toccava a noi adesso fare tutto quello che abbiamo fatto.

La serata di venerdì, a mio avviso, è stata importantissima perchè ha realizzato quello che tante volte abbiamo immaginato e sperato nelle nostre lunghe conversazioni, permetterci di avere un ruolo da protagonisti nel cambiamento del nostro paese, insieme a tanta altra gente onesta.
Personalmente penso che non dobbiamo disperdere i contatti che la trasmissione ci ha fornito, e dobbiamo pensare a come organizzarci insieme a Maurizia, Barbara, Claudio, Felice, Edda e i loro mondi per spingere insieme verso il cambiamento.
Una nuova possibilità ci è data ancora dalla FIOM che organizza a Sesto San Giovanni il 24-25-26 giugno una tre giorni di dibattiti (programma). In particolare sabato 25 Giugno siamo stati invitati, al momento informalmente, direttamente da Landini, a partecipare all'assemblea della mattina di movimenti e associazioni su "il lavoro è un bene comune". Spero che i ragazzi di Milano, Torino, Bologna, Padova riescano a partecipare a quell'assemblea, non ho ancora dettagli di come sarà organizzata, ma li girerò in mailing list non appena me li comunicheranno.

Oltre a quest'iniziativa, credo dovremmo pensarne altre per continuare a farci sentire insieme al resto dell'Italia migliore.

Un abbraccio grandissimo e ancora grazie per i vostri messaggi d'affetto,
a presto

Enrico

P.S.: la raccomandazione è la solita: diffondete il video ma ricordatevi di fare riferimento a questo post o, almeno, al blog.