tag:blogger.com,1999:blog-39960198831935227942024-02-21T07:47:44.174+01:00Precari Invisibili della Ricerca - UNICALEnrico Nataliziohttp://www.blogger.com/profile/10516573922128589759noreply@blogger.comBlogger83125tag:blogger.com,1999:blog-3996019883193522794.post-22844640185057100792015-12-24T12:48:00.000+01:002015-12-24T12:48:07.677+01:00Come un lavoretto estivoRicordate: era stato dato <a href="http://precariinvisibili.blogspot.com/2015/12/niente-indennita-ai-precari.html" target="precari">parere negativo riguardo l'estensione dell'indennità di disoccupazione</a> per dottorandi, borsisti e assegnisti. E' arrivata la risposta ufficiale dal ministero del lavoro (<a href="http://www.diritto-lavoro.com/wp-content/uploads/2015/12/Interpello-n.-31-del-2015.pdf" target="pdf">pdf</a> via <a href="http://www.diritto-lavoro.com/2015/12/23/interpello-sullaccesso-allindennita-di-disoccupazione/" target="lavoro">Diritto Lavoro</a>), assolutamente in linea con l'idea, espressa tempo fa dal ministro titolare del dicastero, di incentivare i lavoretti estivi gratuiti per gli studenti. In particolare spicca questo passaggio:
<blockquote>In tale contesto, l'art. 22 individua negli "assegni di ricerca" una tipologia di rapporto del tutto peculiare, fortemente connotata da una componente "formativa" dell'assegnista (si pensi ai progetti di ricerca presentati dai candidati, selezionati e finanziati da parte del soggetto che eroga l'assegno).</blockquote>
Di fatto questa è la motivazione principale per respingere l'estensione dell'indennità a tale tipologia di lavoratori. Nelle <i>mailing list</i> accademiche, <b>Claudia Pratelli</b> rileva i seguenti e condivisibili punti:
<blockquote>1. Emergono rilevanti contraddizioni nella maggioranza di governo dato che questa risposta arriva pochi giorni dopo l'approvazione in Parlamento di un ordine del giorno che, grazie al lavoro di alcune parlamentari, impegna l'esecutivo a valutare l'estensione della DIS-COLL ad assegnisti, dottorandi e borsisti.<br/><br/>
2. Il Ministero del Lavoro ha scelto da che parte schierarsi nella dialettica interna alla maggioranza e opta per espellere i precari dell'università dal perimetro dei lavoratori.<br/><br/>
3. Tale scelta è sostenuta da argomentazioni scarsamente comprensibili o del tutto infondate.<br/>
Non è ben chiaro perché il fatto di basare la propria attività su un progetto di ricerca denoti un'attività formativa. I contratti a progetto che, ricordiamo, rientrano nella fruizione della DIS-COLL, si basano sulla realizzazione di un progetto. Eppure sono considerati contratti di lavoro. La differenza è che nel caso degli assegnisti si tratta di progetti di ricerca. Emerge dunque l'impressione che nella tesi del Ministero la ricerca non abbia la dignità di altri lavori.<br/>
Nella risposta all'interpello, inoltre, il Ministero arriva a negare che i dottorandi con borsa versino contributi alla Gestione separata, compiendo un errore marchiano (<a href="http://www.inps.it/portale/default.aspx?lastMenu=6298" target="inps">qui</a> nota INPS sull'iscrizione alla Gestione Separata delle borse di studio per la frequenza dei corsi di dottorato di ricerca), come possono confermare le migliaia di dottorandi che ogni anno versano oltre 1.300 euro di contributi.<br/><br/>
4. Il silenzio del MIUR è diventato insostenibile e imbarazzante.<br/>
Richiamiamo tutta la comunità accademica all'esigenza imprescindibile di prendere posizione e far sentire la propria voce nei confronti di un atto che non solo offende la dignità del lavoro di migliaia di giovani ricercatrici e ricercatori, ma che delegittima la funzione sociale della ricerca e degli atenei e centri di ricerca che la producono.</blockquote>Gianluigi Filippellihttp://www.blogger.com/profile/03480308847295234747noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3996019883193522794.post-926123011478358742015-12-16T18:03:00.000+01:002015-12-16T18:03:30.358+01:00Niente indennità ai precari dell'università<blockquote>La Commissione Bilancio della Camera dei Deputati ha <a href="http://www.camera.it/temiap/2015/12/15/OCD177-1640.pdf" target="camera">bocciato la possibilità di estendere la DIS-COLL agli assegnisti di ricerca</a> senza nemmeno esaminare l'ipotesi di ricomprendere dottorandi e borsisti e limitandosi a prorogare l'istituto per il 2016.</blockquote>
(da <a href="http://www.flcgil.it/attualita/bocciata-l-estensione-della-dis-coll-ai-precari-dell-universita.flc" target="flc">FLC CGIL</a>)
<blockquote>Studenti a vita. Ecco cosa sono i ricercatori precari: dottorandi, assegnisti di ricerca, equilibristi delle borse di studio. Firmano un contratto con le loro università, in tutto simile alla “collaborazione coordinata e continuativa” tanto cara al governo che dice di avere abolito la precarietà. E invece ha abolito le “collaborazioni a progetto” ed è tornato ai vecchi cococò. Straordinaria operazione di innovazione.</blockquote>
(<b>Roberto Ciccarelli</b> da <a href="http://ilmanifesto.info/per-il-pd-la-ricerca-e-un-hobby-niente-disoccupazione-ai-precari/" target="news"><i>Il Manifesto</i></a>)
<hr/>
Per venerdì 18 dicembre ADI, FLC CGIL, LINK e Rete29Aprile hanno organizzato un <a href="http://www.ricercatorinonstrutturati.it/la-commissione-bilancio-boccia-lestensione-della-dis-coll-per-le-precarie-e-i-precari-delluniversita/" target="ricerca">presidio in piazza Montecitorio</a> alle 14:00Gianluigi Filippellihttp://www.blogger.com/profile/03480308847295234747noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3996019883193522794.post-90422619774384844202015-10-31T17:13:00.000+01:002015-10-31T17:13:16.888+01:00Assemblea nazionale dei ricercatori precari<div align="center"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYZQgHkE017S-NrDNS4HAjfpNXCwOTjI_IdyYiptLixtOXWshSbSOVRAIg8Y1Aw_8MnH9Ore4GF6r9YbE8jPSe90ksXcT1h7V87H_cczWdoQsc4mBq8ffFR14qlk4Kj1o5F_Fd-e7qSl4/s400/20151031-assemblea_nazionale_crnsu.jpg" /></div>
Il 30 ottobre 2015 si è svolta presso il Politecnico di Torino l'<b>Assemblea nazionale del Coordinamento delle Ricercatrici e dei Ricercatori Non Strutturati dell'Università</b> (CRNSU). Gli argomenti di cui si è discusso è la seguente:
<ul><li>Aggiornamento incontro di Udine, PD-YOUniversity.lab</li>
<li>Aggiornamento proposte CRNSU e petizione DIS-COLL</li>
<li>Proposta <i>La Nuova Università</i></li>
<li>Proposta <i>Il Ruolo Unico della docenza</i></li>
<li>ASN e valutazione della ricerca e della didattica nelle Università</li>
<li>Approfondimento sulle nostre proposte per un contratto unico pre-ruolo</li>
<li>Connessioni con la scuola e mobilitazioni studentesche</li>
<li>Valorizzazione dell'esperienza universitaria nella PA e nel settore privato</li></ul>
Il video dell'assemblea <a href="https://youtu.be/c3cIpGoIkiI" target="video">si trova su youtube</a>, dura quasi tre ore e il primo minuto circa non c'è l'audio (immagino a causa della non attivazione del microfono)Gianluigi Filippellihttp://www.blogger.com/profile/03480308847295234747noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3996019883193522794.post-38712830252234774472015-04-20T12:36:00.000+02:002015-04-20T12:36:40.194+02:00La "buona università": prime indiscrezioni<div align="center"><img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvJ5IdfXfcdRL7Ql8-MwyHMF9EcguqujMXA9spouqWNtZMXYxs_Pe1Mhks3drWVi6pqMQZORTylvmzsv8Sku4q6oZWvelQBQoa7WIrgMUFWGssGDIZFBIf_li3G3tZl2boVMmlsNGgCjY/s400/20150420-atenei_finanziamenti.gif" /></div>
Inizia a circolare una prima bozza per la <i>buona università</i>, il decreto che riformerà l'accademia italiana realizzato con lo stesso spirito "democratico" della <i>buona scuola</i>: interpellando il meno possibile gli addetti ai lavori. <i>Repubblica</i> ha dedicato un articolo a questa prima bozza, <a href="http://www.repubblica.it/scuola/2015/04/17/news/basta_ricercatori_precari_e_largo_ai_giovani_in_cattedra_il_jobs_act_dell_universita_-112148640/" target="news">uscito il 17 aprile</a>, che a me personalmente sembra una acritica propaganda sulla <i>buona università</i> (clicca l'immagine per ingrandire):
<div align="center"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigrzkoaGauoP9Nw3MeBRnU8qsT4UzKkB2liDedMJtixT0_j8_l68YhyphenhyphennlDOdDBu-ZvPuv0mCTdqRVqEeKJgz0kWkbgcDwyTX-8ZeEkMliAd1X3Sh320jBetdj7-x6qX-vuLaAsTeCgW8Y/s800/20150420-buona_universita.gif" target="img"><img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigrzkoaGauoP9Nw3MeBRnU8qsT4UzKkB2liDedMJtixT0_j8_l68YhyphenhyphennlDOdDBu-ZvPuv0mCTdqRVqEeKJgz0kWkbgcDwyTX-8ZeEkMliAd1X3Sh320jBetdj7-x6qX-vuLaAsTeCgW8Y/s400/20150420-buona_universita.gif" /></a></div>
Di spunti interessanti (ma anche di perplessità) sembrano essercene, almeno a quanto scritto nell'articolo, ma andrebbero sicuramente discussi. E in ogni caso la storia potrebbe cozzare contro l'intenzione di finanziare sul serio l'istruzione in Italia, <a href="http://www.roars.it/online/la-crisi-pianificata-delluniversita-si-vede-meglio-da-sud/" target="roars">con esiti devastanti innanzitutto per il Sud</a> e poi, a catena, per tutto il sistema.
<div align="center"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgeFjfuNYNcAnVOT3pjVfy_9xsQ697I6X3RF4kl55RLNAuok4t0zcIiTtC2ChfrJVDHhSYWyEULqqEtCE5S6a5vSozHWm1f9HeEzdkonUdDdV0wb5W63nhF2aR_WEEGDGYFzUhai4Bp_Cw/s500/20150420-buonauniversita_sunto.gif" target="img"><img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgeFjfuNYNcAnVOT3pjVfy_9xsQ697I6X3RF4kl55RLNAuok4t0zcIiTtC2ChfrJVDHhSYWyEULqqEtCE5S6a5vSozHWm1f9HeEzdkonUdDdV0wb5W63nhF2aR_WEEGDGYFzUhai4Bp_Cw/s400/20150420-buonauniversita_sunto.gif" /></a></div>
Vedremo come andrà a finire...Gianluigi Filippellihttp://www.blogger.com/profile/03480308847295234747noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3996019883193522794.post-23386142416768172462015-02-25T11:42:00.000+01:002015-02-25T11:42:28.916+01:00Dopo la "buona scuola" la "buona università"<div align="right">di <b>Michele Gianfelice</b></div>
<div align="center"><img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj49XobZ56AlVPvP1cQOysZP8GljQwb4w5lSGELBqaHGOvNIzL6rL-d9WLmNTH6ioEY1DN7B24TNSHjkgP4y6drQ5jX0A-DxR0s2Fh8fs0nnnINVA5loDN8CRAn5gRE8yY-qzJmfsxZZ6E/s356/20150224-lotito_renzi.jpg" /></div>
<b>Corrado Zunino</b> su <a href="http://www.flcgil.it/rassegna-stampa/nazionale/il-premier-ci-sono-universita-di-serie-b.flc" target="flc"><i>Repubblica</i> del 19/02/2015</a>:
<blockquote>Il presidente del Consiglio si presenta al Politecnico di Torino, ateneo dell'eccellenza italiana dove il 91 per cento degli ingegneri lavora un anno dopo la laurea, e chiaramente dice: «Negare che vi siano diverse qualità nell'università italiana è ridicolo. Ci sono università di serie A e B nei fatti e rifiutare la logica del merito e la valutazione dentro le facoltà, pensare che tutte possano essere uguali, è antidemocratico, non solo antimeritocratico ».<br/>
[...]<br/>
Il rettore dei rettori, <b>Stefano Paleari</b>, presidente della Crui, è vicino a Renzi mentre lui dichiara. E successivamente preferisce non aprire un fronte polemico, ora che potrebbero tornare i soldi per l'università italiana. «Non ho letto aggressività nelle parole del premier», dice Paleari, «le università di A e B sono un modo per dire che ci sono funzioni diverse nei diversi atenei. Alcuni stanno sul mercato internazionale, curano le eccellenze, altri sono veri e propri insediamenti sociali in territori difficili. Resta il fatto che la qualità media di tutti deve restare buona». Crede nell'anno costituente, Paleari: «Nelle ultime cinque stagioni ci sono stati sottratti 800 milioni, abbiamo perso diecimila ricercatori e tutti i docenti sotto i quarant'anni.</blockquote>
Dunque:
<ul><li>anche la CRUI - finalmente - riconosce gli effetti della precarizzazione del ruolo docente-ricercatore nell'università italiana;</li>
<li>L'UniCal in qualità "insediamento sociale in territorio difficile" è quindi di serie B.</li></ul>
Inoltre,
<blockquote>A fine mese si apre il viaggio politico-amministrativo della Buona università. Questi i cardini della futura legge: uscita dei lavoratori degli atenei dalla pubblica amministrazione, creazione di un comparto autonomo con un contratto unico e poi, sulla strada del Jobs Act, tutele crescenti per i precari e soprattutto i ricercatori, quindi superamento del sistema ingabbiante dei punti organico.<br/>
Le uniche parole conflittuali arrivano dagli studenti, già critici rispetto alla Buona scuola.</blockquote>
Quindi:
<ul><li>tremate, a fine mese arriva l'n-sima riforma, che per come s'annuncia...</li>
<li>anzi non tremate perché tanto <a href="http://www.rete29aprile.it/index.php/comunicati-stampa-menu/comunicati-r29a/466-renzi-chiama-lotito-come-ministro-dell-universita" target="rete29aprile">gli unici ad essere critici sono gli studenti</a>, a parte qualche frangia minoritaria di docenti-ricercatori e pta.</li></ul>Gianluigi Filippellihttp://www.blogger.com/profile/03480308847295234747noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3996019883193522794.post-19637955152582144462015-02-24T16:33:00.002+01:002015-02-24T16:33:57.038+01:00Convocazione Assemblea dei ricercatori per il 26 febbraio 2015Riceviamo e pubblichiamo:
<blockquote>Gentili colleghi,
Vi scrivo per invitarvi a partecipare all'Assemblea dei ricercatori che si terrà il 26 febbraio 2015 alle ore 15.00 presso la Sala stampa del Centro congressi, scusandomi per il breve preavviso, ma vi è in particolare un punto sul quale vorrei riflettere con voi.<br/>
Si tratta del punto relativo alla
<ul><li>Programmazione triennale del personale, e cioè di come saranno ripartiti e impegnati i Punti organico attribuiti all'UniCal in termini di chiamate, per cui sollecito in particolare i colleghi ricercatori abilitati ad essere presenti; i tempi, appunto, sono abbastanza ristretti posto che il punto in questione è stato inserito nell'ordine del giorno del Consiglio di Amministrazione che si terrà il 27 febbraio 2015 alle ore 15.30.</li></ul>
<b>Con riferimento a tale punto, consapevole della loro intollerabile situazione e limitata visibilità, invito i giovani colleghi ricercatori precari, non strutturati e abilitati (assegnisti, ecc.), a partecipare.</b><br/>
Inoltre, vi sono almeno altre due questioni sulle quali dovremmo discutere, e sono le seguenti:
<ul><li>Bozza di Regolamento concernente i compiti didattici e di servizio agli studenti dei professori e dei ricercatori di ruolo (sul punto estendo l'invito ai Professori F. Scarcello, Delegato alla didattica, e N. Leone, che unitamente allo scrivente [Fernando Puzzo] sono componenti della Commissione istituita dal Senato Accademico per predisporre la proposta di Regolamento);</li>
<li>Modifica dell'art. 13, comma 4, del Regolamento di Ateneo concernente le disposizioni sui limiti del mandato o delle cariche dei componenti del Senato Accademico, approvata dal Senato Accademico il 10 febbraio 2015.</li></ul>
L'assemblea è aperta a tutti coloro che sono interessati.</blockquote>Gianluigi Filippellihttp://www.blogger.com/profile/03480308847295234747noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3996019883193522794.post-65646055245315391922012-04-17T12:18:00.000+02:002012-04-17T12:18:56.392+02:00Controsondaggio sul valore legale della laureaCome <a href="http://precariinvisibili.blogspot.it/2012/04/il-valore-legale-del-titolo-di-studio-e.html" target="precari">avevo scritto una decina di giorni fa</a>, il MIUR ha lanciato un <a href="http://www.istruzione.it/web/ministero/consultazione-pubblica" target="miur">sondaggio sul valore legale della laurea</a>, cui erano seguiti un po' di pareri contrari. Ad esempio i Giovani Democratici della Toscana hanno proposto una <i>controconsultazione</i>, mentre oggi possiamo dire che è ufficialmente disponibile il <b>controsondaggio ufficiale</b> promosso dall'<a href="http://unibec.temilavoro.it/?p=79" target="unibec">assemblea nazionale Università Bene Comune</a>, tenutasi a Bologna il 24 marzo 2012. Il controsondaggio, che potete raggiungere <a href="http://www.di.unito.it/valorelegale" target="uni">su una pagina messa a disposizione dal Dipartimento di Informatica dell'Università di Torino</a>, è accompagnato dal seguente comunicato:
<blockquote><b>Controsondaggio aperto a tutti i cittadini/e sul valore legale del titolo di studio:<br/>
le Assemblee nazionali Università bene comune e Scuola bene comune insieme per smascherare gli espedienti ingannevoli sottesi al questionario proposto dal ministro Profumo sul sito del MIUR</b><br/><br/>
Da alcune settimane il sito del Miur ospita un questionario sul valore legale del titolo di studio, organizzato in modo tale che appare realizzato pregiudizialmente al fine di ottenere un risultato scontato: "Sì all'abolizione del valore legale del titolo di studio". L'Assemblea nazionale per un'Università-bene-comune e la Convenzione nazionale della Scuola-bene-comune hanno pertanto deciso di proporre un loro questionario che risulti viceversa trasparente e senza secondi fini, esponendo esplicitamente gli argomenti sia di chi è favore sia di chi è contrario all'abolizione.<br/>
Attraverso l'iniziativa si vuole offrire ad ogni cittadina/o della Repubblica la possibilità di esprimersi in modo diretto su un tema che riguarda il futuro del nostro paese e la qualità della nostra democrazia: garantire o non garantire uguaglianza di opportunità nella formazione scolastica e universitaria alle nuove generazioni?<br/>
Da parte loro le Assemblee organizzatrici si sono già espresse negativamente rispetto all'abolizione del valore legale del titolo di studio. La mossa del MIUR appare infatti rientrare nei piani del processo di privatizzazione dell'istruzione pubblica già in atto, come emerge dal complessivo definanziamento di scuola e università; dall'adozione di sistemi di valutazione punitivi; dal sostanziale azzeramento del fondo per il diritto allo studio; dal blocco del turn-over; dalla chiamata diretta degli insegnanti, dai contributi "volontari" delle famiglie per l'ordinario funzionamento delle scuole, e dall'aumento vertiginoso delle tasse universitarie.<br/>
Il risultato della cancellazione del valore legale del titolo di studio, in un paese come l'Italia, porterebbe inoltre in pochi anni a classificare i diplomati e i laureati solo in base alla scuola o all'ateneo di provenienza, e non alle reali qualità individuali. Verrebbe a realizzarsi così una divisione fra chi potrà permettersi scuole e università di serie A e chi non potrà per ragioni economiche, un ritorno a un passato che pensavamo ormai superato, quando i figli dei dottori facevano i dottori e i figli degli operai gli operai.<br/>
La parola dunque ai cittadini/e ricordando sempre e con ammirazione l'articolo 3 della nostra Costituzione nel suo secondo comma, che sintetizza l'agire e l'essere del nostro impegno civile:<br/>
"È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese".</blockquote>
Il sondaggio si chiuderà il 15 maggio 2012.Gianluigi Filippellihttp://www.blogger.com/profile/03480308847295234747noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3996019883193522794.post-45684562605450025392012-04-06T14:28:00.000+02:002012-04-06T14:28:02.387+02:00Il valore legale del titolo di studio e altre facezieE' da tempo, soprattutto con l'arrivo dell'attuale riforma Gelmini, che si parla del valore legale del titolo di studio. L'idea di fondo della politica degli ultimi anni sarebbe quella di eliminarlo (a mio parere sarebbe, però, l'eventuale ultima mossa da fare all'interno di una riforma completa della pubblica amministrazione, visto che solo in quest'ambito il titolo di studio ha un effettivo valore legale), e il ministero, a quanto sembra, ha intenzione di <a href="http://www.istruzione.it/web/ministero/consultazione-pubblica" target="miur">sondare i pareri della gente</a> sul tema. La consultazione, aperta comunque a tutti previa registrazione,
<blockquote>(...) ha come destinatari tutti i <b>soggetti interessati</b>. Coloro che, in altre parole, sono direttamente o indirettamente interessati al tema e hanno voglia di esprimere la propria opinione. Gli <b>interlocutori privilegiati</b> sono quindi i singoli cittadini che operano nei settori dell'istruzione, della formazione, delle professioni e, più in generale, nel mondo del lavoro, pubblico e privato.</blockquote>
<a href="http://www.gdtoscana.it/component/content/article/162" target="gd">I Giovani Democratici della Toscana hanno avuto modo di crtiticare la scelta del ministero</a> e hanno anzi proposto una <a href="http://www.gdtoscana.it/archivioart" target="gd">contro-consultazione</a>, anche questa aperta a tutti (ma senza necessità di doversi registrare).<br/>
Questo tema in particolare, comunque, è solo uno dei molti trattati nella recente assemblea nazionale sull'Università tenutasi il 24 marzo 2012 a Bologna. <a href="http://unibec.temilavoro.it/?p=79" target="unibec">Università Bene Comune ha pubblicato il documento conclusivo</a>. Da quel documento vi estraggo la parte propositiva, giusto per far comprendere che non ci sono (e non ci sono state) solo critiche e proteste all'interno del mondo universitario:
<blockquote>1) propone di avviare in tutti gli atenei italiani e in ogni dipartimento e facoltà una discussione sui decreti sul diritto allo studio e sul reclutamento negli atenei, già approvati eppure mai discussi se non in rari casi all'interno degli atenei, con la sottomissione e l'approvazione di mozioni sui decreti suddetti;<br/>
2) propone di costituire un ambito di discussione trasversale, da articolare a livello di ateneo, per sviluppare proposte e iniziative sui temi contenuti in questo documento;<br/>
3) propone di costituire un nucleo di coordinamento che viva nei territori e metta in contatto le varie organizzazioni che lavorano sull'Università e la scuola pubblica, al fine di mostrare la continuità e l'importanza di ogni ruolo: studenti, insegnanti, docenti, ricercatori precari e strutturati, PTA, dottorandi e chiunque viva dal basso l'università e la scuola;<br/>
4) chiede l'immediata assunzione di tutti i ricercatori vincitori di concorso in attesa di presa di servizio;<br/>
5) propone che in tutte le sedi ci si impegni per far modificare gli Statuti nella direzione della massima democraticità, a partire da l'elezione diretta dei Consigli di Amministrazione da parte di tutti i componenti;<br/>
6) propone di pensare e realizzare iniziative di testimonianza e protesta anche al di fuori dell'ambito universitario;<br/>
7) promuove la costituzione di un coordinamento tra scuola, università, cultura ed enti di ricerca da realizzare a livello locale e nazionale;<br/>
8) propone la costituzione di un gruppo che effettui un monitoraggio costante dell'attività dell'Anvur;<br/>
9) propone di restituire l'autonomia agli atenei accoppiandola ad un'effettiva responsabilizzazione della loro gestione; responsabilizzazione che non è ottenibile fuori da un modello di governo che si invera nel ruolo unico;<br/>
10) ritiene indifferibile portare il finanziamento pubblico dell'università italiana alla media europea;<br/>
11) propone la costituzione di un gruppo di lavoro che delinei in un documento un progetto articolato contenente le linee culturali e le modalità operative attraverso cui costruire u'’università più democratica, aperta e di qualità.</blockquote>Gianluigi Filippellihttp://www.blogger.com/profile/03480308847295234747noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3996019883193522794.post-63082619515139431252012-03-07T12:35:00.000+01:002012-03-07T12:35:00.478+01:00Turnover al 10% col nuovo decreto MIUR<i>Anche se con un certo ritardo, poiché la notizia è di fine febbraio, vi propongo un esame di un recente decreto del MIUR che a quanto sembra abbasserebbe (anche se forse non per tutte le università) il turnover al 10%. La notizia, proveniente dall'Università di Torino, è circolata via e-mail nella mailing list dei Precari Invisibili della Calabria e vi propongo il testo, a firma di <b>Alessandro Ferretti</b>, di quella e-mail, con giusto alcuni aggiustamenti di html:</i><br/><br/>
Cari colleghi,<br/>
vi disturbo per segnalarvi il pericolo insito nel decreto legislativo 437, che è attualmente in fase di approvazione da parte del Consiglio dei Ministri.<br/>
Una disamina analitica la trovate su <a href="http://www.roars.it/online/?p=4965" target="roar">Roars</a>.<br/>
In estrema sintesi, il decreto pone nuovi limiti a reclutamento e passaggi di carriera.<br/>
Attualmente 12 atenei sforano il limite del 90% sul rapporto (stipendi personale strutturato)/(ffo) e quindi non possono reclutare, mentre gli altri 51 possono impiegare il 50% dei punti organico derivanti da cessazione.<br/>
Con il decreto si introduce un nuovo indicatore: il rapporto tra (stipendi personale strutturato e non strutturato)/(ffo + tasse studentesche). A pagina 15 della <a href="http://documenti.camera.it/apps/nuovosito/attigoverno/Schedalavori/getTesto.ashx?file=0437_F001.pdf&leg=XVI#pagemode=none" target="camera">relazione tecnica del MIUR stesso</a> ci sono un paio di tabelle da cui si desume che, con l'introduzione del nuovo parametro
<ul><li>37 atenei si troveranno a poter impiegare solo il 10% dei punti organico,</li>
<li>11 ne potranno impiegare il 25%</li>
<li>i restanti 17 avranno la possibilità di impiegare il 50% o più.</li>
Attualmente l'Università di Torino è vicinissima al vecchio limite del 90%, quindi con tutta probabilità ricadrà nella casistica "turnover al 10%".</ul>
Notate bene che questo provvedimento non bloccherà i concorsi bensì le prese di servizio, quindi si rischia di non poter assumere i vincitori dei concorsi attualmente in corso di svolgimento.<br/>
Infine, il nuovo indicatore include a denominatore le tasse studentesche, quindi favorisce gli atenei con le tasse più alte.<br/>
Ieri [1 marzo] la CRUI ha diffuso il <a href="http://www.crui.it/HomePage.aspx?ref=2063" target="crui">resoconto della sua Assemblea</a>, dedicata quasi interamente a questo decreto, e a fronte delle ovvie preoccupazioni per questa mannaia ha proposto esplicitamente come soluzione "la pura e semplice abrogazione dell?art. 5 del DPR 306/97", ovvero l'abolizione di ogni limite alle tasse universitarie studentesche: neppure in UK ci si è spinti a tanto.<br/>
IL rischio è quindi duplice: da una parte una strozzatura inaudita e permanente (non ci sono limiti temporali al provvedimento) a reclutamento e progressioni di carriera e dall'altra una parziale compensazione tramite la liberalizzazione delle tasse universitarie, con la conseguente soppressione "pura e semplice" del diritto allo studio e il disimpegno dello Stato dal finanziamento all'università pubblica, come <a href="http://www.pietroichino.it/?p=14626" target="ichino">chiesto a gran voce da <b>Pietro Ichino</b> e soci</a>.<br/><br/>
<i>Il 2 marzo il Consiglio di Facoltà dell'Università di Torino si è quindi riunito per discutere la questione, producendo una mozione, che <a href="http://coordinamentoprecariuniversita.wordpress.com/2012/03/04/mozione-unito-contro-il-decreto-programmazione/" target="cpu">può essere letta sul blog del CPU</a>.</i>Gianluigi Filippellihttp://www.blogger.com/profile/03480308847295234747noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3996019883193522794.post-49012105966773525572011-11-19T14:34:00.000+01:002011-11-19T14:34:29.174+01:00Senza dottorato non si cresce<i>Presso l'Aula Magna del <a href="http://www.dfa.unict.it/" target="uni">Dipartimento di Fisica</a> dell'<a href="http://www.unict.it/" target="uni" title="Università di Catania">Università di Catania</a> si terrà martedì 22 novembre alle 16 un'assemblea pubblica sul dottorato. Questo è il comunicato ufficiale diffuso da Collettivo Gatti fisici, Movimento Studentesco Catanese, Coordinamento Precari della Ricerca - Università di Catania, Coordinamento Unico d'Ateneo, Coordinamento in Difesa della Scuola Pubblica Statale (si ringrazia <b>Chiara Rizzica</b> per l'invio sulla mailing list del gruppo):</i><br/><br/>
<b>L'Università di Catania elimina il dottorato di ricerca per far quadrarei l bilancio e pone l'ennesima ipoteca sul suo futuro</b><br/><br/>
Il Senato Accademico, nella seduta del 26 Luglio 2011, ha deciso di dirottare le risorse destinate alle borse di dottorato per laureati sui fondi dei Progetti di Ricerca d'Ateneo per i docenti. Il bilancio dell'ateneo, già falcidiato dai tagli del finanziamento ordinario, imposti dal Governo, <b>non contempla risorse sufficienti per finanziare sia la ricerca dei dottorandi che quella dei docenti</b>. Quindi delle due l'una. Per quest'anno, meglio i professori che i giovani ricercatori. Anche se, ad oggi, questi fondi destinati ai docenti non sono stati ancora erogati. Delle due nessuna, infine!<br/>
I corsi di dottorato di ricerca 2011, invece, sono stati attivati e il bando per l'ammissione scade il 24 novembre. Ma, se nel 2008, prima della catastrofe Gelmini, il candidato dottorando poteva scegliere tra 93 corsi attivati, <b>nel 2011 i corsi sono ridotti a 3</b>.<br/>
E se nel 2010, nonostante la seconda tornata di tagli indifferenziati, i posti disponibili erano 124, <b>nel 2011 sono solo 36</b>.<br/>
E ancora: se fino al 2010 il candidato dottorando poteva contare su 62 borse di studio, pari alla metà dei posti, nel 2011 - complice l'iniziativa zelante del Ministero dell'Università che ha "liberato" gli atenei dal vincolo di finanziare borse di dottorato - i posti messi a concorso sono pochi e le borse di studio sono finanziate <b>tutte</b> da enti esterni all'ateneo.<br/>
Partono i corsi di dottorato, dunque, ma si perdono tutte le borse di studio finanziate fino ad oggi dall'Università di Catania. Partono solo i corsi di dottorato "a costo zero" per l'ateneo, agli altri si rinuncia, oppure – come deciso dal ministro - pagheranno tutto i dottorandi con le tasse di iscrizione. <b>La ricerca resta un progetto per pochissimi, meglio se danarosi</b>.<br/><br/>
<b>Questa non è un'università per dottorandi. Questa non è la nostra università.</b><br/><br/>
Quali opportunità per la ricerca nell'ateneo di Catania? Quale progetto per la comunità scientifica? Quale futuro per i suoi laureati? E soprattutto, quale ricerca senza nuovi ricercatori e quale crescita scientifica senza ricerca?<br/>
Mentre le istituzioni e i vertici dell'Ateneo tacciono sul futuro dell'Università di Catania, trascurando le gravissime ricadute sull'occupazione e sullo sviluppo del territorio attraverso la valorizzazione delle proprie risorse intellettuali, gli studenti, i precari della docenza e della ricerca, i ricercatori e i docenti continuano a difendere un'idea diversa di università pubblica, pluralista e solidale e invitano tutta la comunità universitaria a partecipare all'assemblea pubblica sul dottorato di ricerca.<br/><br/>
<b>Per un'idea diversa di società, per un'idea diversa di Paese.</b>Gianluigi Filippellihttp://www.blogger.com/profile/03480308847295234747noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3996019883193522794.post-53692844052643726292011-09-27T15:52:00.000+02:002011-09-27T15:52:57.453+02:00La notte dei ricercatori 2011La <a href="http://www.nottericercatori.it/" target="notte">Notte dei ricercatori</a> è un evento istituito a livello europeo, che ha come obiettivo quello di raccontare la scienza e la ricerca. Ne hanno parlato anche sulla Rai, alla trasmissione <i>Geo&Geo</i>:
<div align="center"><iframe width="400" height="315" src="http://www.youtube.com/embed/0Bo758xvZEY" frameborder="0" allowfullscreen></iframe></div>
In questo periodo stanno iniziando anche a girare sulla rete un po' di video girati durante l'iniziativa (notte del 23 settembre), che ha unito alcune città italiane da nord a sud. Iniziamo con Palermo, con un video realizzato da <a href="http://www.tvspace.it/" target="tv" title="TvSpace">TvSpace</a> di <b>Aldo Gagliano</b>:
<div align="center"><iframe width="400" height="315" src="http://www.youtube.com/embed/iLeldkJ1owo" frameborder="0" allowfullscreen></iframe></div>
E saliamo verso nord, a Napoli, all'Osservatorio di Capodimonte, per la precisione:
<div align="center"><iframe width="400" height="315" src="http://www.youtube.com/embed/AYWZehBmm3Q" frameborder="0" allowfullscreen></iframe></div>
E saliamo un altro po', fino a Bologna con <i>Joe il Fotone</i>:
<div align="center"><iframe width="400" height="315" src="http://www.youtube.com/embed/qnB2eisatKU" frameborder="0" allowfullscreen></iframe></div>
E a Cosenza? A quanto pare a Cosenza non è andata proprio bene...
<div align="center"><iframe width="400" height="315" src="http://www.youtube.com/embed/fzHdcgkxWes" frameborder="0" allowfullscreen></iframe></div>Gianluigi Filippellihttp://www.blogger.com/profile/03480308847295234747noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3996019883193522794.post-28279885261122409592011-06-20T10:00:00.001+02:002011-06-20T10:00:06.745+02:00Tutti in piedi! Entra Enrico<a href="http://www.tuttiinpiedi.it/" target="tv">Tutti in piedi!</a> è uno speciale, trasmesso via web il 17 giugno 2011 per i 110 anni della Fiom, realizzato dalla redazione di <em>Anno Zero</em> e presentato da <strong>Serena Dandini</strong>. A un certo punto, riprendendo le polemiche sulle <a href="http://questionedelladecisione.blogspot.com/2011/06/brunetta-ai-precari-pubblici-siete.html" target="paolo">dichiarazioni del ministro <strong>Brunetta</strong></a> sull'<em>Italia peggiore</em>, intervengono nella trasmissione due rappresentanti del mondo della scuola e dell'università. Ovviamente due precari. L'intero spezzone cui mi riferisco potete <a href="http://www.youtube.com/watch?v=OJ4zgnC8v6U" target="you">trovarlo su youtube</a> postato dalla redazione de <a href="http://www.ilfattoquotidiano.it/" target="news" title="Il Fatto Quotidiano"><em>Il Fatto Quotidiano</em></a>, che ha in pratica realizzato una sorta di <em>streaming</em> dell'intero evento postando gli spezzoni pochi minuti dopo la loro effettiva messa in onda sulla rete.<br />
Torniamo, però, a noi: come rappresentante dei precari dell'Università l'intervento viene affidato al nostro <strong>Enrico Natalizio</strong>. Ho estratto quello spezzone e lo propongo a tutti i lettori:<br />
<div align="center"><iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="349" src="http://www.youtube.com/embed/qvhX6ZoXYxY" width="400"></iframe></div>Nel suo sentito discorso, Enrico sottolinea alcuni punti che mi sembra interessante non lasciare cadere lì, senza <em>link</em> di approfondimento.<br />
Innanzitutto la <em>lotta</em>, o più che altro i tentativi di farsi sentire, iniziata nel 2008: non è un caso che questo blog <a href="http://precariinvisibili.blogspot.com/2008/11/apertura-blog-dei-precari-invisibili.html" target="precari">inizia proprio nel 2008</a>, anche se già da almeno un mese avevo iniziato a <a href="http://stipaturi.blogspot.com/2008/10/una-stagione-selvaggia.html" target="stipaturi">scrivere alcuni resoconti su Stipaturi</a>. E questi sono dati di fatto che mi piace sottolineare in questa sede.<br />
E poi il buon Enrico cita l'<strong>IIT</strong>, l'istituto tecnologico voluto fortemente da <strong>Tremonti</strong>, e che <a href="http://dropseaofulaula.blogspot.com/2011/05/enti-di-ricerca-confronto.html" target="dropsea">potete confrontare con gli altri istituti di ricerca italiani</a>: ho giocato un po' con i numeri, e leggete un po' cosa avevo scritto poco più di un mese fa:<br />
<blockquote>Ho poi provato a giocare ulteriormente con i numeri, scoprendo che senza l'ITT e smistando su CNR e INAF i fondi previsti per l'ente tremontiano, la situazione si equilibrerebbe (a fronte della perdita dei lavoratori e delle pubblicazioni). Un'ulteriore equilibratura si otterrebbe smistando personale e quindi anche pubblicazioni tra i vari enti.</blockquote>Tutto questo, poi, è legato al più ampio discorso sul merito, che non ha senso approfondire più di tanto perché ognuno ha il suo modo per valutarlo, il merito, ma ogni modo ha un paio di punti in comune: i principi di trasparenza e di responsabilità.<br />
<strong>Trasparenza</strong> nelle procedure di valutazione e <strong>responsabilità</strong> nei confronti delle scelte fatte.<br />
<br />
Per completare, però, eccovi anche la splendida e-mail che Enrico ha inviato alla mailing list nazionale e a quella del Gruppo dei Precari Invisibili (cui continuo ad appartenere un po' impropriamente...)<br />
<blockquote>Ciao a tutti,<br />
<br />
vi scrivo dopo l'esperienza di Tuttiinpiedi, in primo luogo perchè voglio condividere con voi tutti i messaggi d'affetto che ho ricevuto da persone dentro e fuori i nostri gruppi precari e poi per raccontarvi brevemente la serata, le emozioni e le possibili prospettive. <br />
<br />
Ci leggono in cc due persone che sono state importantissime per la riuscita della serata: la prima è Maurizia Russo Spena, che sono sicuro non necessiti di presentazioni, la seconda è Valentina Vitale, che è una delle giornaliste della redazione di Annozero, in particolare quella che ha messo insieme tutti gli ospiti provenienti dalla società civile e al cui lavoro va tributato un grandissimo GRAZIE!<br />
<br />
Non vi tedio con dettagli da "dietro le quinte", piuttosto vorrei farvi partecipi dell'incredibile atmosfera di gioia, entusiasmo e voglia di cambiamento che si respirava grazie alla determinazione e alla dolcezza di Maurizia, alla grinta di Barbara, alla forza delle idee di Claudio lo studente che sarei voluto essere, alla profondissima umanità e schiettezza di Felice il pastore sardo, alla preparazione e alla capacità comunicativa di Edda la signora peruviana e poi soprattutto grazie a tutta quella gente che è rimasta lì anche mentre pioveva, in grandissima parte giovani che aspettavano ogni singola fiammella da parte di chi parlava con loro e per loro per far divampare un incendio di passione civile.<br />
<br />
E' stato un onore per me e per noi essere in mezzo a questa gente. E' stato bellissimo scoprire che il pessimismo e lo scoramento vissuti in tanti momenti durante le nostre battaglie non avevano diritto di esistere, perchè anche se inascoltati dai palazzi, i nostri messaggi non hanno mai smesso di fare presa sulla gente, anche se sconfitti dal parlamento, abbiamo svegliato e vinto tantissime personi comuni alla nostra causa. <br />
<br />
Forse non mangeremo i frutti che verranno dai semi che abbiamo piantato, ma toccava a noi adesso fare tutto quello che abbiamo fatto.<br />
<br />
La serata di venerdì, a mio avviso, è stata importantissima perchè ha realizzato quello che tante volte abbiamo immaginato e sperato nelle nostre lunghe conversazioni, permetterci di avere un ruolo da protagonisti nel cambiamento del nostro paese, insieme a tanta altra gente onesta. <br />
Personalmente penso che non dobbiamo disperdere i contatti che la trasmissione ci ha fornito, e dobbiamo pensare a come organizzarci insieme a Maurizia, Barbara, Claudio, Felice, Edda e i loro mondi per spingere insieme verso il cambiamento.<br />
Una nuova possibilità ci è data ancora dalla FIOM che organizza a Sesto San Giovanni il 24-25-26 giugno una tre giorni di dibattiti (<a href="http://www.cgil.lombardia.it/Home/Iniziative/2011/090611fiom/tabid/9714/Default.aspx" target="cgil">programma</a>). In particolare sabato 25 Giugno siamo stati invitati, al momento informalmente, direttamente da Landini, a partecipare all'assemblea della mattina di movimenti e associazioni su "il lavoro è un bene comune". Spero che i ragazzi di Milano, Torino, Bologna, Padova riescano a partecipare a quell'assemblea, non ho ancora dettagli di come sarà organizzata, ma li girerò in mailing list non appena me li comunicheranno. <br />
<br />
Oltre a quest'iniziativa, credo dovremmo pensarne altre per continuare a farci sentire insieme al resto dell'Italia migliore. <br />
<br />
Un abbraccio grandissimo e ancora grazie per i vostri messaggi d'affetto,<br />
a presto<br />
<br />
Enrico</blockquote><br />
P.S.: la raccomandazione è la solita: diffondete il video ma ricordatevi di fare riferimento a questo <em>post</em> o, almeno, al blog.Gianluigi Filippellihttp://www.blogger.com/profile/03480308847295234747noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3996019883193522794.post-18671852317531921002011-06-09T12:34:00.000+02:002011-06-09T12:40:20.462+02:00Regolamento Ricercatore a tempo determinato: osservazioniIn relazione con quanto sta accadendo presso l'Unical, i Precari Invisibili hanno chiesto nei giorni scorsi una audizione presso il Senato Accademico di domani, proponendo anche alcune osservazioni che andiamo qui sotto a riportare (scusandoci per il ritardo):<br />
<p align="center"><img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPAckZT3GFHe9pBjtLuCrlx181VBZgHxwEAWw4YF5RaTUxdeIdETCMWAgjCogWZw4YYPRFTSTSWsaCFyXDo0rtFeG4F4U-R1WvkKz_CVFuS6JEU5j4hcWlSNCCLNu_vmEOM_xY5Mhr69g/" width="400" /></p><blockquote><strong>Presa visione del regolamento RTD approvato dal Co.Co.P. dell'Università della Calabria in data 20 Aprile 2011, i Precari invisibili della Ricerca – CPU Unical sottopongono all'attenzione degli organi d'Ateneo le seguenti osservazioni in merito ad alcuni punti di particolare criticità del Regolamento stesso, con lo scopo di contribuire al dibattito in corso sulla normativa in oggetto puntando ad una revisione di quest'ultima in senso più equo e garantista dei diritti e delle condizioni di lavoro dei futuri "ricercatori a contratto".</strong><br />
- Il vincolo imposto dall’art 3 del regolamento RTD del 20 Aprile riguardante la risoluzione senza corrispettivo del contratto per mancato rifinanziamento da parte dell’Unical, deve essere rimosso per la figura di ricercatore RTDa; in aggiunta, a garanzia di un reale percorso di "tenure track" per gli RTDb, si deve garantire obbligatoriamente che le strutture (i neo dipartimenti) impegnino le risorse piene (0.7 punti di budget) per il diretto inquadramento nel ruolo di PA nel caso di superamento dell'idoneità nazionale.<br />
- Per i ricercatori RTDa ed RTDb deve essere garantito che l’impegno annuo complessivo per lo svolgimento delle attività di didattica, di didattica integrativa e di servizio agli studenti resti nei vincoli della legge Gelmini ed in particolare tali attività potrebbero essere convertite, previo il consenso da parte dell'interessato, in un monte ore di didattica frontale curriculare gratuita prevedendo un limite massimo omogeneo per tutti i dipartimenti ed auspicalmente non superiore alle 60 ore. Qualora fosse richiesto di svolgere attività didattica frontale superiore alle 60 ore questa dovrà essere pagata come supplenza al massimo valore previsto dalle norme sui corsi a contratto utilizzando fondi delle singole strutture e non di ateneo (principio di responsabilità delle strutture). <br />
- Rileviamo inoltre, come le tabelle allegate al regolamento non rendano giustizia al processo di selezione in quanto risultano ereditate dai pareri del CUN per accedere ai concorsi per RTI (tabelle A) e PA (tabella B). Tali pareri risultano ora anacronistici in quanto pensati più di 3 anni fa per uno scenario completamente diverso nel quale erano presenti tre distinti ruoli strutturati. Tale meccanica corrispondenza crea stridenti forzature derivanti dai più stringenti requisiti minimi di accesso al concorso per RTDb equiparati a quelli di accesso ad un concorso per PA senza considerare il periodo di 3 anni dello stesso contratto RTDb che dovrebbe servire per maturare i titoli necessari ad essere inquadrato nel ruolo di PA. Analoghe considerazioni possono essere fatte rispetto alla condizione di accesso al concorso per RTDa equiparata alla condizione di accesso per la vecchia figura di RTI.</blockquote>La richiesta, seppure in <em>extremis</em>, è stata accettata.Gianluigi Filippellihttp://www.blogger.com/profile/03480308847295234747noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3996019883193522794.post-38075075162224862452011-06-03T10:13:00.001+02:002011-06-03T10:13:00.970+02:00Lettera al Senato Accademico sulla Commissione StatutoMentre sul <em>Quotidiano</em> viene pubblicato un articolo di <strong>Massimo Veltri</strong> sulla lunga gestione del rettore <strong>Latorre</strong>:<br />
<p align="center"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMUzZXI-w4CJaUNk10U217NW03QEyKAu0qOerWUTxXigWQW_UtYeYycYzcceX3IYrUGnad4obSxFGVYf3XSfjYz6PEughOt9cG_4xQRCcO1yVbS_389bNBDcQbaVVq8heT-An00iAb8sA/s640/20110603-veltri_latorre.png" target="img"><img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMUzZXI-w4CJaUNk10U217NW03QEyKAu0qOerWUTxXigWQW_UtYeYycYzcceX3IYrUGnad4obSxFGVYf3XSfjYz6PEughOt9cG_4xQRCcO1yVbS_389bNBDcQbaVVq8heT-An00iAb8sA/s640/20110603-veltri_latorre.png" width="98%" /></a></p>I Precari Invisibili inviano al Senato Accademico la lettera che segue riguardo il percorso di costituzione dello statuto d'ateneo:<br />
<br />
<blockquote>I Precari invisibili della Ricerca-UNICAL apprendono del capovolgimento della impostazione precedente, maturata nelle riunioni della Commissione Statuto del 16 e 29 Marzo, che garantiva la necessaria rappresentatività al SA, in quanto sembrava fosse ampiamente condivisa la presenza di un rappresentante di ogni area scientifica e di tutte le categorie impegnate nell’ateneo, compresa la figura di un dottorando di ricerca e di un assegnista. <br />
L'ultima proposta, elaborata nella riunione del 13 Maggio, comporta invece l'esclusione di fatto del rappresentante dei dottorandi di ricerca, in quanto associati nell’elettorato attivo e passivo agli studenti: si fa notare che data l'enorme sproporzione tra il numero di studenti delle lauree triennali e specialistiche e il numero dei dottorandi è pressoché impossibile che i dottorandi possano esprimere un proprio rappresentante. <br />
Inoltre, vengono esclusi dall'elettorato attivo e passivo gli assegnisti di ricerca nonostante la stessa commissione ne avesse riconosciuto la funzione e valutato positivamente la proposta di rappresentanza in una figura comune con gli RTD. <br />
Peraltro l'esclusione degli assegnisti costituisce una discriminazione rispetto alla stessa legge Gelmini che all'art. 24 - comma 3, equipara gli assegnisti triennali alla figura RTDa; quantomeno la Commissione dovrebbe prendere atto di ciò e assicurare l'elettorato attivo e passivo almeno agli assegnisti triennali, anche se discontinui, secondo la previsione della legge Gelmini. <br />
Infine viene sancita la rappresentanza per gli RTD, ma in figure comuni ai Ricercatori di ruolo, rendendo di fatto impossibile che gli RTD possano avere rappresentanti per diversi anni a venire, data la netta maggiore numerosità dei ricercatori di ruolo.<br />
Preso atto di tali scelte da parte della Commissione Statuto, i Precari invisibili della Ricerca-UNICAL chiedono nuovamente che venga garantita la rappresentanza in SA di dottorandi, assegnisti e RTD, prevedendo distinte figure e una norma transitoria che assicuri rappresentanza ai ricercatori di ruolo fino al loro esaurimento.<br />
<br />
Arcavacata di Rende, 30 maggio 2011</blockquote><br />
P.S.: Oltre ai Precari Invisibili, anche <a href="http://www.unical2020.it/#view=object&format=object&id=280&fobj=1/gid=151" target="unical">Unical 2020</a> si unisce alle preoccupazioni con un appello che è possibile sottoscrivere.Gianluigi Filippellihttp://www.blogger.com/profile/03480308847295234747noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3996019883193522794.post-74593243504241023142011-05-28T10:22:00.000+02:002011-05-28T10:22:00.650+02:00Anche l'Unical dalla parte di FlavioDopo <a href="http://precariinvisibili.blogspot.com/2011/05/solidarieta-per-flavio-stasi.html" target="precari">il suo articolo sulla vicenda</a> e <a href="http://precariinvisibili.blogspot.com/2011/05/dalla-parte-di-flavio.html" target="precari">la lettera di solidarietà del Gruppo</a>, anche l'Università della Calabria con il suo rappresentante, il rettore Latorre, esprime la sua solidarietà a <strong>Flavio Stasi</strong> dalle pagine de <em>Il Quotidiano</em>:<br />
<p align="center"><img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh90fBlyFw3hfmiWiPpNEjOTxX987wTK8gARO26-pxXQpnhDou6uBWmIij2d1fws2myr3MKZyLPDoR2D89DOegJvk6SwGbXXRLwfNBX001sBjveBBGzGaxiova1vBFaSwgwe6p6WLR1XEg/s512/20110527-latorre_stasi.png" /></p>Gianluigi Filippellihttp://www.blogger.com/profile/03480308847295234747noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3996019883193522794.post-11295328235732595802011-05-25T18:07:00.002+02:002011-05-26T13:05:15.054+02:00Dalla parte di FlavioDopo aver diffuso l'<a href="http://precariinvisibili.blogspot.com/2011/05/solidarieta-per-flavio-stasi.html" target="precari">articolo di <strong>Flavio Stasi</strong></a> sulla brutta vicenda cui è stato protagonista, il gruppo dei Precari Invisibili Unical esprime ancora di più la sua vicinanza con un comunicato ufficiale, qui presentato in anteprima e già diffuso ai quotidiani locali.<br />Qualunque altro lettore voglia far sentire la sua vicinanza a Flavio usando questo messaggio, è pregato di indicare l'origine del messaggio e un link al post o al blog.<br /><br /><p align="center"><img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPAckZT3GFHe9pBjtLuCrlx181VBZgHxwEAWw4YF5RaTUxdeIdETCMWAgjCogWZw4YYPRFTSTSWsaCFyXDo0rtFeG4F4U-R1WvkKz_CVFuS6JEU5j4hcWlSNCCLNu_vmEOM_xY5Mhr69g/" width="48%" /></p><br />Ci dichiariamo profondamente turbati. Leggere l'articolo di Flavio Stasi sul Quotidiano del 20 Maggio scorso è stato come ricevere un pugno in faccia. Nessuno di noi era a conoscenza del pestaggio che Flavio aveva subito e alle domande di chi lo aveva visto in giro per l'UniCal con le bende in faccia, lui rispondeva rassicurante e determinato come sempre.<br /><br />Flavio non è un semplice studente dell'UniCal. Flavio è una risorsa preziosa. Se una speranza di riscatto per Cosenza, per la Calabria, per l'Italia è rimasta ancora viva, è grazie alle anime grandi di ragazzi come Flavio. Giovani coraggiosi che non possono e non vogliono accettare i modelli sociali veicolati dai mass media, e riversano fiumi d'energia per conoscere, comprendere, informare, partecipare, combattendo quotidianamente la giungla di passività e di omologazione sociale che li circonda. Giovani che, per la forza delle loro idee e per la determinazione della loro volontà, finiscono inevitabilmente per divenire le voci fuori dal coro dei servi lecchini di cui la storia italiana è piena. Giovani che per passione e capacità diventano l'obiettivo da picchiare selvaggiamente di altri "giovani insieme presuntuosi e frustrati a causa della stupidità e insieme dell'irraggiungibilità dei modelli proposti loro dalla scuola e dalla televisione, che tendono inarrestabilmente ad essere o aggressivi fino alla delinquenza o passivi fino alla infelicità (che non è una colpa minore)." (cit. P.Pasolini)<br /><br />Noi siamo dalla parte di Flavio.<br /><br />Tutti dobbiamo difendere Flavio. Lui ha fatto la scelta più difficile e coraggiosa, che da altre parti del mondo sarebbe solamente la più semplice e normale. Ha deciso di denunciare i suoi aggressori, come qualunque Uomo degno di questo nome dovrebbe fare quando subisce una sopraffazione. Ha deciso di rendere pubblico quello che è successo per squarciare il velo di omertà e l'assordante silenzio che circondano questa vicenda come altre simili. Adesso tocca a noi amplificare la sua voce, portare le sue idee nei palazzi e nelle piazze, vincere "il quieto vivere" che tutto ci fa accettare, convincere la gente a "non restare in silenzio nei confronti delle ingiustizie e delle violenze, ad avere il coraggio di vivere liberi, di essere Uomini." (cit. Flavio Stasi).<br /><br />Chi non difende Flavio è complice dei suoi aggressori e contribuisce ad accrescere l'aria malsana e fascista che si respira in Italia, in Calabria, a Cosenza, all'UniCal, che tende a minimizzare e quindi a giustificare la violenza, qualunque ne sia la matrice.<br /><br />Tutti dobbiamo difendere Flavio, e facciamo appello alla città, all'università, al Sindaco di Rende, ai consiglieri eletti, ai candidati sindaco al comune di Cosenza, alle istituzioni, ai politici e ai comuni cittadini perchè prendano posizione pubblicamente su quello che è successo a Flavio.<br /><br /><strong>I Precari Invisibili della Ricerca - UniCal dalla parte di Flavio</strong>Gianluigi Filippellihttp://www.blogger.com/profile/03480308847295234747noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3996019883193522794.post-57025679579521793522011-05-24T16:09:00.001+02:002011-06-09T09:50:29.170+02:00Solidarietà per Flavio Stasi<strong>Flavio Stasi</strong> è uno dei ragazzi di Ingegneria dell'Università della Calabria più attivi nella mobilitazione dell'<a href="http://p2occupata.noblogs.org/" target="p2" title="P2">aula P2 di ingegneria</a>. Ha scritto un articolo per <em>Il Quotidiano</em> del <strong>20 maggio</strong> raccontando di pestaggio che ha recentemente subito.<br />Questo l'articolo (cliccare per ingrandire):<br /><p align="center"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjH2L4ZLJER1ncHTGFEpzTbpgjXYKaVlw5E7rW7maX3bwyuNATuVW7Rck9He4bb5J7_tlAnLXqCzjIamnJsNbyrnBcW1OdMr3ERVcRo5mSxzdh10Tr10x9nnPuCHvBtYO5Ah4GTDvdWIPE/s640/20110524-articolo_flavio_stasi.png" target="img"><img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjH2L4ZLJER1ncHTGFEpzTbpgjXYKaVlw5E7rW7maX3bwyuNATuVW7Rck9He4bb5J7_tlAnLXqCzjIamnJsNbyrnBcW1OdMr3ERVcRo5mSxzdh10Tr10x9nnPuCHvBtYO5Ah4GTDvdWIPE/s640/20110524-articolo_flavio_stasi.png" width="98%" /></a></p><br />A questo link c'è la presa di posizione dei Precari Invisibili della Ricerca - UniCal, su quanto accaduto a Flavio: http://precariinvisibili.blogspot.com/2011/05/dalla-parte-di-flavio.htmlGianluigi Filippellihttp://www.blogger.com/profile/03480308847295234747noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-3996019883193522794.post-72286717141711938412011-03-29T16:00:00.000+02:002011-03-29T16:00:41.590+02:00Intervento alla Commissione Statuto del 29/03/2011I Precari Invisibili della Ricerca hanno accolto con vivo interesse l'invito da parte della Commissione Statuto a confrontarsi su tematiche che serviranno a ridisegnare l'università dei prossimi decenni. Per tali ragioni, gli stessi si augurano che tale confronto dialettico possa essere reiterato in altre occasioni da parte della Commissione nei prossimi mesi di lavoro in modo da poter approfondire, di volta in volta, tematiche differenti anche alla luce di eventuali feedback da parte di tutti i soggetti coinvolti nel dibattito. Tale periodico ciclo di audizioni potrebbe permettere di concentrare l'intervento odierno soltanto sulle problematiche concernenti la <em>Governance</em>.<br />
<br />
In merito alla costituzione e composizione del Senato Accademico, i Precari Invisibili della Ricerca auspicano che tale organo possa essere largamente rappresentativo, in termini quantitativi e qualitativi, delle diverse categorie presenti all'interno del nostro ateneo (Direttori di Dipartimento, Professori, Ricercatori, Precari della ricerca, Tecnici Amministrativi e Studenti). Date le funzioni e le competenze che la legge attribuisce ai nuovi Dipartimenti, i Precari Invisibili della Ricerca auspicano che tutti i Direttori siano presenti nel Senato Accademico in modo da garantire la presenza ad ogni macroarea scientifica, ed auspicano che sia garantita l'equilibrata rappresentanza fra le diverse componenti accademiche.<br />
<br />
Si richiede, pertanto, la presenza di:<br />
<ul><li>almeno una figura precaria della ricerca identificata con quella di un Assegnista di Ricerca, al fine di dare voce ad una categoria di lavoratori che nel corso degli anni è sempre stata "esiliata" dagli organi di <em>governance</em>, nonostante la sua oggettiva numerosità e l'importante contributo all'attività scientifica e didattica dell'Ateneo.</li>
<li>uno studente di Dottorato fra i posti assegnati per legge alla componente studentesca; tale richiesta è suffragata dalla evidente constatazione che il corso di studi per conseguire il Dottorato di Ricerca rappresenta il terzo livello dell'istruzione universitaria e come tale merita di trovare posto e rappresentanza in seno all’organo deputato a decidere le vitali strategie scientifiche e didattiche dell'ateneo.</li></ul>Dati i noti vincoli di proporzionalità numerica imposti dalla legge tra di docenti di ruolo, frazione di Direttori di Dipartimento e personale non di ruolo e le esigenze di rappresentanza appena espresse, il numero minimo dovrebbe essere di almeno 27 membri.<br />
<br />
Si auspica che la Commissione prenda in seria considerazione la reale attuazione di tali richieste che rafforzerebbero la trasparenza e la democraticità del Senato Accademico.<br />
<br />
In merito alla costituzione del Consiglio di Amministrazione, i Precari Invisibili della Ricerca auspicano che il numero dei suoi componenti sia limitato a 10 unità, in modo da ridurre a 2 il numero dei componenti esterni. Anche in questo caso si richiede che all’interno della componente studentesca sia assegnato un posto ad uno studente di Dottorato di Ricerca. Si richiede, altresì, che la nomina dei membri interni di ruolo del CdA sia basata su una designazione dal basso ed includa tutte le categorie di ruolo; a tal proposito si chiede che il corpo elettorale attivo del Rettore designi una rosa di rappresentanti di tutte le categorie del personale di ruolo, tra cui il Rettore possa scegliere discrezionalmente i componenti del CdA. La rosa di nomi dovrebbe essere pari al doppio del numero di componenti da nominare. In alternativa si propone che venga affidato al Senato Accademico il compito di designare una rosa di rappresentanti del personale di ruolo, pari al doppio dei componenti da nominare, tra cui attingere per la scelta rettorale dei componenti del CdA.<br />
<br />
A latere delle problematiche riguardanti la <em>Governance</em>, i Precari Invisibili della Ricerca ritengono che le seguenti questioni relative alla rappresentanza negli organi di ateneo, alla tipologia di contratti ed ai diritti dei lavoratori precari, debbano essere considerate nella riscrittura dello statuto ed approfondite in future audizioni:<br />
<br />
<em>Rappresentanza</em><br />
<ul><li>Deve essere garantita la presenza di rappresentanze elettive di ricercatori a tempo determinato e di assegnisti di ricerca in tutti i consigli di dipartimento e nelle strutture di raccordo, ponendo fine ad un'immotivata e discriminatoria esclusione.</li>
<li>Deve essere istituita statutariamente l'"Anagrafe della Ricerca e della Docenza", al fine di stabilire la consistenza numerica del personale non strutturato e le relative tipologie contrattuali; l'anagrafe è funzionale peraltro alla definizione della rappresentanza sindacale dei precari.</li></ul><br />
<em>Diritti e Contratti</em><br />
<ul><li>Ai lavoratori precari con qualsiasi tipo di contratto devono essere riconosciuti gli stessi diritti dei lavoratori strutturati dell'ateneo; in quest'ottica si chiede che nello statuto vengano esplicitamente introdotti degli standard minimi che sanciscano diritti e tutele di cui ciascun lavoratore dell'ateneo, precario e non, deve necessariamente usufruire prevedendo la definizione di una retribuzione minima al di sotto della quale nessun rapporto di lavoro, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, possa in alcun modo scendere.</li>
<li>Ogni anno il numero di contratti da ricercatore RTDb non dovrà essere inferiore al numero di contratti da ricercatore a tempo determinato RTDa in essere. Ciò al fine di evitare che i contratti RTDa finiscano per configurarsi come l'ennesima forma di contratto precario privo di sbocchi realistici nel sistema accademico italiano e siano invece legati ad un'effettiva possibilità di partecipazione ai contratti RTDb al fine di implementare un vero meccanismo di "tenure track".</li>
<li>Dopo un periodo transitorio di 2 anni si deve dare attuazione letterale all'articolo 18, comma 5, della legge di riforma, ponendo fine al ricorso, per lo svolgimento di attività di ricerca all'interno dell'ateneo, a contratti precari diversi da quelli da ricercatori a tempo determinato (RTDa e RTDb) e dagli assegni di ricerca vietando qualsiasi ricorso a prestazioni di lavoro gratuite (si veda articolo 23 per le docenze a contratto). E' doveroso estirpare la giungla di contratti precari, privi di tutele, diritti e realistiche prospettive di sbocco, attraverso un percorso graduale e concertato, anche al fine di non trasformare l'attuazione della legge 240/2010 in un'immediata e colossale opera di licenziamento di tanti lavoratori privi di fonti di reddito alternative.</li></ul><br />
<em>I Precari Invisibili della Ricerca-UNICAL - <a href="http://coordinamentoprecariuniversita.wordpress.com/" target="cpu">CPU</a></em>Gianluigi Filippellihttp://www.blogger.com/profile/03480308847295234747noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3996019883193522794.post-4757870042124345652011-02-28T17:29:00.001+01:002011-02-28T23:30:33.650+01:00Lettera aperta ai colleghi ricercatoriRiguardo la vicenda della Commissione Statuto presso l'Università della Calabria, abbiamo pubblicato tre lettere, due il <a href="http://precariinvisibili.blogspot.com/2011/02/lettera-aperta-dei-ricercatori.html" target="precari">23 febbraio</a> e l'ultima il <a href="http://precariinvisibili.blogspot.com/2011/02/lettera-aperta-gianluigi-greco.html" target="precari">25 febbraio</a>. La vicenda si arricchisce di una nuova missiva che l'Assemblea dei Ricercatori invia ai rappresentanti dei ricercatori nel CdA dell'Unical, dott.ssa <strong>Rossella Morrone</strong> e ing. <strong>Pasquale legato</strong>.<br />
Questo il testo della lettera:<br />
<br />
I ricercatori di questo Ateneo hanno preso atto delle determinazioni del CdA che, riunitosi il 2 u.s., ha immediatamente esercitato le proprie attribuzioni definite dalla Legge 240/2010, designando sei dei dodici componenti nominati della Commissione incaricata di riscrivere lo Statuto dell'UNICAL.<br />
L'intero svolgersi della vicenda, che ha portato il CdA ad individuare i due nominativi nell'ambito della componente dei Ricercatori, ha destato grande sconcerto all'intera categoria: i princìpi di democrazia, trasparenza e rappresentatività, chiaramente espressi nella petizione, sottoscritta da 238 colleghi e consegnata al Rettore dell'Università, avrebbero certamente meritato comportamenti diversi da parte dei nostri Rappresentanti, a partire dalla gestione della fase di raccolta delle disponibilità di alcuni colleghi a fare parte della Commissione. <br />
Per questo motivo, a seguito delle nomine emerse in CdA, l'Assemblea dei Ricercatori dell'UNICAL si è riunita in data 16 u.s., richiedendo la presenza dei suoi Rappresentanti per avere chiarimenti di metodo e di merito circa:<br />
<ol><li>la mancata convocazione da parte dei Rappresentanti dei Ricercatori di un'assemblea precedente alla data prevista per la seduta del CdA in cui si è proceduto alle nomine;</li>
<li>la loro assenza alle Assemblee auto‐convocate (18 gennaio e 1 febbraio) per formulare una<br />
proposta unitaria dei Ricercatori dell'Ateneo;</li>
<li>le logiche da questi stessi adottate per la designazione dei componenti della Commissione<br />
Statuto nel corso dell’ultima seduta del CdA.</li>
</ol>Rossella Morrone si è presentata all'Assemblea per cercare di fare chiarezza sul suo operato, rispondendo alle domande dei presenti, mentre Pasquale Legato, con la sua assenza e col suo silenzio, ha scelto di erigere un muro davanti al suo corpo elettorale. L'intervento della collega Morrone ha confermato quello scollamento ormai insanabile tra il suo operare e il mandato di rappresentanza al quale, evidentemente, non si sente più legata. Ella ha condiviso con i suoi rappresentati lo sdegno per i metodi adottati per la nomina della Commissione Statuto, ma si è anche contemporaneamente sottomessa a quelle «spinte autoritarie e logiche di subalternità», da lei deprecate nel suo programma elettorale dell'ottobre 2009, infrangendo il «rispetto di regole morali condivise e di comportamenti trasparenti» che aveva proclamato essere i suoi punti di forza nel rappresentarci. Èper noi inaccettabile sia che Ella si sia piegata ai metodi antidemocratici del Rettore (e il voto dato all'unanimità è la prova), sia che abbia delegato ad altri le sue prerogative, legittimando delle scelte che spettavano solo ai rappresentanti dei Ricercatori. <br />
Quanto detto sancisce un'insanabile frattura nel rapporto tra rappresentati e rappresentanti, venendo a mancare il rapporto di fiducia, costruito sul dialogo, sul confronto e sull'ascolto, che è alla base delle rappresentanze democratiche.<br />
Avendo preso atto dell'operato dei due Rappresentanti, l'Assemblea dei Ricercatori dell'UNICAL ha unanimemente concordato che non sussistono più i presupposti di rappresentatività e come atto di responsabilità chiede loro di rassegnare le dimissioni. Ciò potrà consentire l'indizione di nuove elezioni al fine di ristabilire i princìpi di rappresentatività e partecipazione e restituire piena legittimità alla rappresentanza di categoria.<br />
<br />
La lettera è datata 16 febbraio.<br />
Intanto per la giornata di domani è prevista una <a href="http://www.unical.it/portale/portaltemplates/view/view.cfm?21590" target="unical">assemblea di ateneo sulla riforma Gelmini</a>.Gianluigi Filippellihttp://www.blogger.com/profile/03480308847295234747noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3996019883193522794.post-62095108715508131212011-02-25T09:31:00.003+01:002011-02-28T23:31:56.972+01:00Lettera aperta a Gianluigi Greco<a href="http://precariinvisibili.blogspot.com/search/label/enrico%20natalizio" target="enrico" title="Enrico Natalizio">Enrico</a> ha inoltrato nel gruppo una lettera aperta di risposta allo <a href="http://precariinvisibili.blogspot.com/2011/02/lettera-aperta-dei-ricercatori.html" target="precari">scambio di lettere di cui abbiamo dato conto un paio di giorni fa</a>. Questo il testo che il ricercatore, Alberto Di Renzo, ha inviato via e-mail:<br />
<br />
Caro Gianluigi,<br />
ti scrivo direttamente (ma rendo pubblico il messaggio) come Ricercatore, null'altro, per esprimerti alcune considerazioni personali. So molto poco di te perché non sei noto ai più, ma anch'io sono un signor Nessuno.<br />
Ti voglio innanzitutto ringraziare per non aver fatto cadere nel vuoto la lettera aperta indirizzatati, preferendo una lettera di risposta ad un pesante silenzio che certamente ti avrebbe reso ancor più sospettabile di complicità con il sistema di nomine dei membri della commissione di quanto tu lo sia ora.<br />
Tuttavia, il contenuto della tua lettera mi ha suscitato, come Ricercatore, una serie di riflessioni che non posso non evidenziarti. In sostanza, tu dici (i) che la tua conversione dal no al si è nata in nome del tuo pragmatismo, (ii) che l'assemblea dei ricercatori non è sufficientemente rappresentativa da avere il diritto di "sfiduciarti" e (iii) che, comunque, ti piacerebbe confrontarti con i colleghi ricercatori nel merito delle questioni relative allo statuto, andando oltre il meccanismo che ti ha condotto nella tua posizione.<br />
Trovo il primo punto tutt'altro che chiarificatore e convincente, ma non è per questo che scrivo. Ci sarebbe anche dell'altro, ma ritengo lo strumento dell'email inadatto.<br />
Il secondo punto mi preme particolarmente. Mi costringi a sottolineare che forse chi si sforza e si impegna, sottraendo tempo e risorse agli altri impegni, per organizzare assemblee, discutere, dibattere e confrontarsi sulle questioni di interesse per la categoria o per difendere una qualunque causa (di cui beneficiano, tra l'altro, anche coloro che non muovono un dito) merita molto più rispetto che una semplice derubricazione a "siete quattro gatti". I componenti la "rosa" di candidati a far parte della commissione sono stati infatti partoriti (è stato proprio un travaglio) dopo diversi incontri e riunioni più o meno partecipate (ti cito ad esempio i nomi provenienti da Ingegneria, designati da un'assemblea di facoltà all'unanimità - circa 50 persone su 103 - prima, e confermati da quella di ateneo - lì eri presente - poi). Tali candidature sono culminate nella rosa nell'assemblea a cui hai preso parte, anche lì dopo ampio dibattito, nomi che si sono aggiunti e poi ritirati ecc. ecc.<br />
Aggiungo che gli stessi ricercatori dell'assemblea hanno presentato una petizione auspicando la massima democraticità e trasparenza in un momento così delicato, che è stata firmata da 250 ricercatori. In ultimo ti segnalo che non esistono altre riunioni pubbliche tra colleghi, altre assemblee di ricercatori all'Unical (neanche di altre fasce, tranne recentissime eccezioni). Tutti coloro che tengono viva l'attenzione, oggi, sono lì.<br />
A questo si contrappone l'improvvisa comparsa della tua candidatura e nomina, a inaccettabile beffa delle valide candidature presentate nell'ambito della rosa (alcune peraltro molto affini alla tua "area", quindi non difficilmente incastonabili in un disegno di equilibri da conciliare).<br />
Capirai che la tua posizione non può che apparire legittimata solo da te stesso e da qualcuno della tua ristrettissima "area". Se vuoi, confrontiamo numericamente le firme di colleghi che supportano la tua candidatura nella tua Facoltà (che magari hanno tutto l'interesse ad avere te in commissione), contro le firme di colleghi ad essa contrari della Facoltà di Ingegneria (che di certo non possono essere tacciati di farlo per interesse perché in nessun caso sarebbe nominato al tuo posto un altro commissario oltre Gianluca Aloi).<br />
Ma non è solo una questione formale e di numeri, o di non sufficiente carica positiva e propositiva da parte tua. La tua posizione ha comportato già gravi danni nell'organicità della categoria. Cito, ad esempio, che i rappresentanti di categoria in CdA hanno ricevuto una formale richiesta a dimettersi, principalmente a causa della tua nomina, con la conseguente insanabile spaccatura interna tra coloro che tentano di ragionare sul ruolo dei ricercatori nell'Ateneo e la loro rappresentanza negli organi decisionali.<br />
A questo punto, la tua pur ammirevole volontà di partecipare alle discussioni e ai confronti pubblici non può avvenire nella tua qualità di Commissario nominato dall'esterno. In queste condizioni capirai che è inammissibile accettare di confrontarsi e di essere rappresentati in Commissione da una persona il cui ruolo è iniziato in contrapposizione e che rischia di distruggere ulteriormente quanto viene faticosamente portato avanti dall'Assemblea.<br />
Durante l'ultima assemblea è stato notato che ti eri reso disponibile a far parte del gruppo di lavoro che si sarebbe occupato dello statuto, quindi io credo davvero che tu sia animato da uno spirito sinceramente costruttivo. Tuttavia, finché mancherai della giusta legittimazione e non darai dimostrazione di voler davvero "costruire" delle idee da maturare insieme agli altri, rinunciando, con un gesto sofferto ma certamente di grande responsabilità, al ruolo che ti hanno/sei affibbiato, sarà difficile per te guadagnare la credibilità e il rispetto che pensi di meritare.<br />
Ti invito pertanto a considerare seriamente la possibilità di rimettere il mandato, lasciando spazio a chi si è creato una posizione stimata e rispettata molto più concretamente e faticosamente di te, e magari a rimanere comunque, pragmaticamente ed a scanso di ogni equivoco, in prima fila nel gravoso compito che impegnerà tutto l'Ateneo e i Ricercatori in particolare. Questo sì che significherebbe contribuire a costruire davvero qualcosa di utile per tutti.<br />
<br />
Un saluto cordiale dal sig. Nessuno,<br />
AlbertoGianluigi Filippellihttp://www.blogger.com/profile/03480308847295234747noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3996019883193522794.post-14267608118996674862011-02-24T09:25:00.002+01:002011-02-24T15:45:36.084+01:00Unical 2020 2.a edizione<p align="center"><img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcgcEu_D9kUAOVgpP-CSoajJGSvUBrgW75jxLMZeqvy7a2ByqAje8pj6LPHTtwSG4wzbjn33fPMYz7AvSxmB3gdRD76Cm5aed80cIVyObrUHj-tsUEhfytIH1q06VrXlXLceeVJlJ_Mvk/s512/20110223-unical2020.jpg" width="98%" /></p>Riceviamo e inoltriamo:<br />
<br />
Cari colleghi,<br />
come è noto, la recente legge 30 dicembre 2010, n. 240 su "Norme in materia di organizzazione delle università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l'efficienza del sistema universitario", pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 10 del 14 gennaio 2011, prevede, tra l'altro, significativi cambiamenti dell’attuale architettura dei ruoli e delle relazioni tra gli organi interni all'università. I nuovi statuti, sulla base delle prescrizioni normative, dovranno disegnare gli assetti regolativi di governo degli atenei e precisare funzioni e connessioni tra le diverse figure e strutture istituzionali. L'efficacia del disegno è molto importante per la qualità dei processi didattici e di ricerca, per l'efficienza e la trasparenza della gestione e, più in generale, per la qualità della democrazia interna.<br />
Il cambiamento della governance presuppone affrontare e sciogliere diversi nodi critici, come l'individuazione del punto di equilibrio decisionale tra Senato e Consiglio di amministrazione, le modalità di nomina dei membri del Consiglio di amministrazione, l’organizzazione del "nuovo" dipartimento e delle cosiddette strutture di coordinamento della didattica e altri ancora.<br />
Per avviare un confronto di merito, il più possibile ampio e aperto sul tema, <strong>unicalduemilaventi</strong> ha programmato il seminario "<strong>Verso la nuova governance d'ateneo. Le prescrizioni della legge e le opzioni possibili/auspicabili</strong>". L'incontro, che sarà aperto da un intervento dei proff. Gaetano Florio e Mauro Ghedini, si terrà giorno <strong>24 febbraio 2011 nell'University Club dalle ore 16.30 alle 19.30</strong>.<br />
Siete tutti invitati a partecipare e intervenire.Gianluigi Filippellihttp://www.blogger.com/profile/03480308847295234747noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3996019883193522794.post-44809397330155358452011-02-23T09:00:00.002+01:002011-02-28T23:32:30.260+01:00Lettera aperta dei RicercatoriI Ricercatori dell'Università della Calabria scrivono una lettera a <strong>Gianluigi Greco</strong>, membro della Commissione statuto dell'Unical (<a href="http://goo.gl/xIgfF" target="docs">link diretto</a>).<br />
<iframe src="https://docs.google.com/gview?a=v&pid=explorer&chrome=true&srcid=0B4mUM7AWuH8oNTI2OGQwODUtODAyZC00MzA1LWE2ZTItMTMwNmI2YzliYmM5&hl=en&embedded=true" frameborder="0" width="420" height="500"></iframe><br />
E qui sotto ecco la risposta di Greco (<a href="http://goo.gl/lzUoC" target="docs">link diretto</a>).<br />
<iframe src="http://docs.google.com/gview?a=v&pid=explorer&chrome=true&srcid=0B4mUM7AWuH8oMGYzMWYxMjItMDk2Mi00NmFhLWFhY2UtZGFiYjVjNDQ4ZWNh&hl=en&embedded=true" frameborder="0" width="420" height="500"></iframe>Gianluigi Filippellihttp://www.blogger.com/profile/03480308847295234747noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3996019883193522794.post-51201823526416962522011-02-17T10:18:00.000+01:002011-02-17T10:18:32.402+01:00L'università pubblicaScusandomi per il ritardo, vi segnalo questa iniziativa che si sta per tenere all'Unical:<br />
<p align="center"><img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjFA_6kFAbAupx0cFZBR870nanWed6tCjrKqQKzajU1f22UqQ8A1zUui2nuR3PkMrTtAQ6RDW4Bt083J53w0ufCfr47caKxpsTM_1hN_AbHHi7HBjsbGGmr2RbuZCeFGQc6BnpE_xhWU9Q/s512/20110217-fli-cgil_unical.png" width="98%" /></p>Segnalo poi che il <a href="http://precariinvisibili.blogspot.com/2011/02/commissione-statuto-comunicato-dei.html" target="precari">comunicato dei Precari Invisibili sulla Commissione Statuto</a> è stato pubblicato su <em>Il Quotidiano</em> (<a href="http://goo.gl/bt3bD" target="docs">vedi copia della pagina</a>).<br />
E infine eccovi un <a href="http://www.unical.it/portale/portaltemplates/view/view.cfm?21505" target="unical">comunicato del rettore Latorre</a>, da cui, seguendo <strong>Irene</strong>, estraggo questa citazione:<br />
<blockquote>Il giorno 2, u.s., il Senato prima ed il Consiglio di Amministrazione successivamente hanno inteso assumersi in pieno il diritto – dovere di effettuare le designazioni previste dalla Legge, con deliberazioni prese all'unanimità che, aggiunte alle due designazioni fatte dagli studenti rappresentanti negli Organi di Governo dell'UniCal ed al Rettore, membro di diritto, perfezionano la composizione dell'organo <em>preposto alla predisposizione</em> delle modifiche di Statuto. Sono serenamente convinto che il complicato lavoro tendente a dare rappresentanza a tutte le istanze dell'Ateneo sia stato produttivo.</blockquote>Gianluigi Filippellihttp://www.blogger.com/profile/03480308847295234747noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3996019883193522794.post-61361372801342128492011-02-08T12:51:00.000+01:002011-02-08T12:51:27.099+01:00Commissione statuto: Comunicato dei Precari Invisibili<p align="center"><img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPAckZT3GFHe9pBjtLuCrlx181VBZgHxwEAWw4YF5RaTUxdeIdETCMWAgjCogWZw4YYPRFTSTSWsaCFyXDo0rtFeG4F4U-R1WvkKz_CVFuS6JEU5j4hcWlSNCCLNu_vmEOM_xY5Mhr69g/" width="98%" /></p>I Precari Invisibili della Ricerca - UniCal apprendono con amarezza la notizia della nomina della commissione che avrà il compito di elaborare lo statuto dell'Università della Calabria, così come determinata da Senato Accademico e Consiglio d'Amministrazione riunitisi la scorsa settimana.<br />
L'elaborazione della carta universitaria è un atto politico di cruciale importanza perché stabilisce la distribuzione dei poteri nell’organizzazione dell’Ateneo, regola i rapporti istituzionali tra le sue varie componenti, ma soprattutto, sancisce diritti e doveri per chi ne fa parte. Pertanto la partecipazione, quanto più diffusa possibile, al processo costituente è precondizione necessaria per la legittimazione e l'accettazione condivisa dei nuovi principi che disciplineranno la vita futura dell'Ateneo.<br />
Traendo spunto dalla Legge Gelmini e dal suo tanto sbandierato principio "anti-baronale", gli organi di "anti-governo dell'UniCal, nel chiuso delle loro sedute, hanno deciso di affidare la redazione della "nuova costituzione" a 8 professori ordinari (che sono già maggioranza rispetto ai 15 membri della commissione) sacrificando completamente la componente dei ricercatori e docenti precari e parzialmente, quella dei ricercatori strutturati, ai quali è stato "concesso" un solo membro tra quelli proposti dall'assemblea dei ricercatori. Stessa procedura di "auto-nomina" ha interessato i due rappresentanti degli studenti, con evidenti conseguenze sulla loro legittimazione da parte del popolo studentesco.<br />
La inadeguata rappresentatività della Commissione Statuto e l’esclusione dalla stessa Commissione dei ricercatori precari, sono i segnali evidenti dello spirito oligarchico che inaugura la tanto declamata "nuova era" dell'"Università Pubblica".<br />
Nell'ambito di questo generale deficit di democraticità che ha guidato questa prima fase del processo costituente, ancora una volta, viene ribadita nei fatti la condizione di invisibilità dei docenti e dei ricercatori precari i quali, nonostante abbiano dato prova scientifica di essere all'altezza di qualsiasi compito venga loro affidato, consolidando quotidianamente l'istituzione universitaria nella quale si impegnano, continuano a non avere alcuna possibilità di influire sulle scelte attuali e future dell'Ateneo.<br />
I Precari Invisibili della Ricerca – UniCal continueranno, comunque, a dare voce alle istanze del precariato e a lottare per un'università più giusta e libera, fornendo il loro prezioso contributo di esperienza e innovazione in questa importante fase per l'Ateneo, e richiedendo nei prossimi giorni all'intera commissione e ai singoli membri, audizioni e incontri per esprimere valutazioni ed avanzare proposte sui principi del nuovo statuto dato che, il prevalere di tendenze verticistiche generali, inevitabilmente, si ripercuoterebbe sulla complessa e problematica "questione precari" rendendone più difficile la soluzione.<br />
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Precari Invisibili della Ricerca-UnicalGianluigi Filippellihttp://www.blogger.com/profile/03480308847295234747noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3996019883193522794.post-70506661838033517802011-02-02T13:44:00.000+01:002011-02-02T13:44:21.678+01:00Petizione Ricercatori Unical: Grazie!Rende, 1 febbraio 2011<br />
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Oggetto: Delibera dell'Assemblea dei Ricercatori dell’Università della Calabria<br />
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L'Assemblea dei Ricercatori dell'Università della Calabria si è riunita in data 1 Febbraio 2011.<br />
E' stata con forza ribadita la richiesta che la Commissione che riformerà lo Statuto sia composta in modo democratico e rappresenti in modo paritetico le componenti universitarie, come già espresso dalla "Petizione dei Ricercatori di Ateneo", trasmessa in data 28/01/11 e sottoscritta da 238 Ricercatori.<br />
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Per il principio di trasparenza, partecipazione e autodeterminazione delle rappresentanze, l'Assemblea dei Ricercatori ha individuato delle disponibilità per la partecipazione alla Commissione Statuto nelle persone di:<br />
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<ul><li>AIELLO Iolinda</li>
<li>ALOI Gianluca</li>
<li>BUSCEMA Carmelo</li>
<li>MIGLIORI Massimo</li></ul><br />
<strong>L'Assemblea chiede altresì che sia garantita la rappresentatività dei ricercatori precari in modo da ampliare, in seno alla commissione, la voce dei soggetti che più a lungo vivranno nell'Università costruita sui principi del nuovo statuto</strong>.<br />
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Nota: grassetto di chi ha pubblicato la comunicazione.Gianluigi Filippellihttp://www.blogger.com/profile/03480308847295234747noreply@blogger.com0