martedì 21 aprile 2009

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In data 24/03/2009, i Precari Invisibili della Ricerca – UniCal hanno formalmente richiesto al Senato Accademico dell’Università della Calabria di rimettere in discussione i criteri che sono stati utilizzati nella ripartizione tra le Facoltà del Fondo di Finanziamento straordinario per il reclutamento di ricercatori a tempo indeterminato, istituito dalla legge 296/06.


La legge 296/06 art.1 comma 650 prevede che tale fondo fornisca la possibilità agli Atenei di bandire, previo cofinanziamento al 50% da parte dello stesso Ateneo, posti straordinari per il reclutamento di ricercatori per tre anni: “All'onere derivante dal comma 648 si provvede nel limite di 20 milioni di euro per l'anno 2007, di 40 milioni di euro per l'anno 2008 e di 80 milioni di euro a decorrere dall'anno 2009”.

Tale fondo ha dato la possibilità all’Università della Calabria di bandire 20 posti per ricercatore nel 2008, 15 per il 2009 e un numero ancora da determinare per il 2010 e risultante dalla ripartizione del fondo tra le Università Italiane.

La ripartizione di tale fondo tra le Università Italiane è avvenuto sinora secondo i criteri contenuti nel Decreto Ministeriale MIUR n.565/07, il quale stabilisce che:

a) “fino al 20% del citato stanziamento le risorse sono assegnate in proporzione al peso percentuale di ciascun Ateneo risultante dall'applicazione del modello per la ripartizione teorica del Fondo di finanziamento ordinario alle Università (FFO), limitatamente alla quota relativa ai risultati delle attività di ricerca scientifica, tenuto conto delle rilevazioni CIVRVTR 2001/2003, come già stabilito nel DM n. 246 dell' 08.05.07;

b) per la quota residua le risorse sono assegnate ai predetti Atenei sulla base del numero totale degli studenti iscritti ai corsi di dottorato di ricerca, dei titolari degli assegni di ricerca, di cui all'art. 51, comma 6, della legge 27 dicembre 1997 n. 449, e al numero dei ricercatori di ruolo e a tempo determinato assunti presso l'Ateneo nel periodo 1 gennaio 2004 - 30 settembre 2007.”

Tali criteri, a parere dei Precari Invisibili della Ricerca – UniCal, muovono dal principio di premiare la produzione scientifica e, nella parte più rilevante, dalla presa di coscienza relativa all’annoso problema del precariato nel mondo della ricerca.
Tale interpretazione risulta avvalorata da tutta una serie di provvedimenti anti-precarietà presenti nella legge 296/06: stabilizzazione dei precari delle scuole (comma 605), dei dipendenti della pubblica amministrazione (comma 417), degli istituti zooprofilattici sperimentali (comma 566), del Corpo di Polizia e dei vigili del fuoco (comma 523).

I Precari Invisibili della Ricerca – UniCal durante l’incontro con il Rettore dell’Università della Calabria dell’11/03/2009, hanno avuto modo di sapere che, nel 2008 il Senato Accademico ha stabilito di ripartire il Fondo di Finanziamento straordinario per il reclutamento di ricercatori a tempo indeterminato alle Facoltà suddividendolo in parti uguali, in base al contributo delle singole Facoltà alla didattica e alla ricerca dell’Ateneo, mentre, per il 2009 tale suddivisione dovrebbe risultare per due terzi basata sul contributo della ricerca e per un terzo su quello della didattica.

I contributi di ricerca e didattica sono calcolati secondo lo schema classico di ripartizione del FFO, regolati dal Decreto Ministeriale MIUR n. 146/2004 e sono basati su:

a) domanda di formazione 30%: studenti iscritti al sistema universitario per ciascuna Università interessata nei corsi di laurea e di laurea specialistica relativamente la precedente Anno Accademico;

b) risultati dei processi formativi 30%: Crediti Formativi Universitari (CFU) acquisiti, nell’anno solare precedente, dagli studenti iscritti nei corsi di laurea e di laurea specialistica, nonchè il numero di soggetti che hanno conseguito un titolo nello stesso anno solare nei corsi di laurea e di laurea specialistica a ciclo unico e nei corsi del vecchio ordinamento pesato in base al ritardo nel conseguimento del titolo ed in base alla durata del corso;

c) attività di ricerca scientifica 30%, che considera:
− docenti di ruolo per l’anno accademico precedente, con peso 1
− assegnisti di ricerca (mesi uomo per l’anno solare precedente) con peso 0,6
− iscritti ai corsi di dottorato per l’anno accademico precedente con peso 0,8
− personale di ruolo dell’area tecnico-scientifica con peso 0,8
Tale criterio è modificato da due fattori correttivi, basati, rispettivamente, sulla partecipazione, con valutazione positiva, dei docenti delle università interessate ai bandi per i progetti di ricerca di rilevante interesse nazionale (PRIN) nel triennio precedente, e ai risultati ottenuti dal Comitato di Indirizzo per la Valutazione della Ricerca (CIVR).

d) interventi di incentivazione 10%.

Tali criteri prevedono che il peso di dottorandi e assegnisti di ricerca sia inferiore all’unità e comunque contenuto nel 30% del totale del Fondo.

A parere dei Precari Invisibili della Ricerca, tali criteri stridono fortemente con i principi ispiratori sottostanti al Fondo di Finanziamento straordinario e non dovrebbero essere in alcun caso utilizzati per la ripartizione di tale fondo, né da parte dell’Ateneo, né nella programmazione degli organici da parte delle Facoltà.

Per queste ragioni, i Precari Invisibili della Ricerca

CHIEDONO

  • che si prenda coscienza del fatto che l’utilizzo di qualsiasi criterio di ripartizione non conseguente al DM 565/07 è ingiusto e discriminatorio per tutti i dottorandi, gli assegnisti di ricerca e i ricercatori a tempo determinato dell’Università della Calabria;
  • che vengano rimessi in discussione i criteri di ripartizione per le Facoltà del Fondo di

Finanziamento straordinario per l’anno accademico 2008/2009 e che vengano ripristinati i principi di riconoscimento del merito scientifico e di lotta al precariato nel mondo della ricerca propri della legge 296/06 e del DM 565/07.

Rende (CS), 30/03/2009

I Precari Invisibili della Ricerca - UniCal
Nodo Calabrese dell’O NDA PRECARIA

(Docenti e Ricercatori Precari)