lunedì 24 gennaio 2011

In viaggio con... Enrico Natalizio

Su Facebook il gruppo In treno - riflessioni per tutti i giorni organizza periodicamente l'evento In viaggio con.... Per la prossima puntata, per parlare del ddl Gelmini, sono stati invitati Enrico Natalizio e Valentina Barrera.
Questo il profilo di Enrico:
Enrico è assegnista di ricerca presso la Facoltà di Ingegneria dell'Università della Calabria. E' membro del coordinamento nazionale dei precari dell'Università. Con Lui parleremo del decreto Gelmini e della riforma universitaria in atto, dello stato della ricerca scientifica in Italia, della precarietà professionale.
Per chi ha Facebook, ecco invece la pagina di annuncio dell'evento.

Un grazie a Pasquale Pace per la segnalazione dell'evento.

giovedì 20 gennaio 2011

Incontro con il rettore: resoconto di Pasquale Pace

Precari Invisibili della Ricerca Unical

Nei giorni scorsi una delegazione dei Precari Invisibili della Ricerca - Unical ha incontrato il rettore della suddetta università. Questo il resoconto dell'incontro, così come è stato inviato alla mailing list (a parte alcuni piccoli aggiustamenti) da Pasquale Pace:

In merito alla possibilità di salvaguardare e custodire il vivaio di competenze ed intelligenze presenti nell'Unical, il Rettore ci ha confermato la disponibilità della Regione Calabria ad estendere anche per il prossimo anno il programma di assegni post doc in modo da sopperire alla carenza di fondi.
Per quanto riguarda l'annoso problema del reclutamento sembra che sia possibile ed auspicabile pensare di avviare delle procedure per bandire posti TD dopo che saranno disponibili i decreti attuativi governativi e dopo aver reperito i fondi necessari prelevandoli da quelli stanziati per gli assegni di ricerca e da quelli messi a disposizione da eventuali dipartimenti "virtuosi". Sembra, a detta del Rettore, che i posti di ricercatori TD non siano vincolati dai meccanismi del turn-over in quanto non si tratta di posizioni consolidate, l'unico vincolo è realmente rappresentato dal reperimento dei fondi per tali contratti abbastanza costosi.
La nostra delegazione ha sottolineato che la politica dell'assegnamento di contratti di RTD deve essere guidata dal buon senso di prevedere nella programmazione triennale il budget economico per favorire l'eventuale immissione in ruolo del contrattista, una volta conseguita l'abilitazione nazionale, al termine del suo periodo così come previsto dalla legge. Inoltre, si è fatto notare come l'eventuale numero di RTDb debba essere non inferiore a quello dei RTDa per ogni struttura o dipartimento al fine di creare un reale percorso di "Tenure Track" piuttosto che una ulteriore situazione di parcheggio temporaneo con posizioni di tipo RTDa non finalizzate all'immissione in ruolo.
In ogni modo il percorso da intraprendere verso l'attuazione di tali forme contrattuali risulta essere ancora lungo e nebuloso in quanto l'attenzione particolare di tutto il corpo docenti sembra essere polarizzata verso la riscrittura dello statuto di Ateneo che rappresenta il primo passo nell'attuazione della nuova legge.
A tal proposito si è fatta esplicita richiesta di avere un rappresentante del gruppo dei precari nella commissione che riscriverà lo Statuto dell'UNICAL al fine di essere membri attivi nella definizioni delle linee di sviluppo futuro dell'UNICAL.
Il Rettore ha risposto a tale richiesta dicendo che ne sono pervenute moltissime altre da singoli e da categorie all'interno dell'ateneo e che lui può solo farsi portavoce della nostra richiesta in senato accademico senza offrire nessuna garanzia.
In conclusione: La sensazione generale da me percepita è stata quella di una mancanza di chiarezza di idee sul da farsi per gestire il prossimo futuro ed in particolare il transitorio di questa legge che rischia di trasformarsi in una terribile mannaia per molti di noi.

lunedì 13 dicembre 2010

Gli studenti dell'Unical in mobilitazione

Gli studenti dell'Università della Calabria sono pronti per le proteste in concomitanza con il voto di sfiducia all'attuale governo Berlusconi.
La prima iniziativa è una assemblea indetta per oggi alle 15:30 in Aula Magna:

Si replicherà il giorno successivo, domani 14 dicembre, alle 12:00 sempre in Aula Magna:

Per leggere e diffondere, eccovi i link:
comunicato stampa, appello per il 14 dicembre (versione on-line, versione in francese)

giovedì 2 dicembre 2010

Le false minacce del ministro

Assediato dalle proteste di studenti, precari e ricercatori contro il DdL, oramai privo di argomentazioni credibili, isolato dal fallimentare esito della raccolta di firme di professori ordinari (spesso pensionati!) in suo sostegno e svergognato dalla partecipazione a trasmissioni radiofoniche che evidenziano la totale ignoranza dei contenuti del DdL che porta il suo nome, il ministro Gelmini passa ora direttamente ai ricatti. In una quanto meno irrituale nota del MIUR si paventano, in caso di mancata approvazione del DdL, presunti blocchi dei concorsi. A dire del ministro i concorsi da professore sarebbero bloccati dalla mancata emanazione dei decreti attuativi della legge Moratti e quelli da ricercatore a causa della scadenza dei regolamenti concorsuali il prossimo 31 dicembre.


Questo è assurdo. Il compito di emanare i decreti attuativi, tanto della legge Moratti quanto eventualmente della riforma impostale da Tremonti, spetta infatti proprio al ministro Gelmini. Cosa intende dire il Ministro? Che se il DdL non viene approvato terrà bloccati i concorsi per punire il mondo universitario? Martedì 30 Novembre 2010 a Roma e in tutte le principali città italiane il Governo ha imposto a manifestanti e cittadini una militarizzazione dello spazio pubblico senza precedenti, oggi il Ministro tenta di zittire il dissenso espresso democraticamente da studenti, ricercatori e precari attraverso vere e proprie minacce.


E cosa dire poi del presunto blocco dei concorsi da ricercatore? Premesso che in caso di approvazione del DdL sarebbero definitivamente aboliti per cui non si capisce come mai qualcuno dovrebbe temere il loro blocco, rammentiamo che la scadenza del 31 dicembre 2010 si riferisce alle sole norme di composizione delle commissioni e che secondo l'interpretazione più diffusa questo porterebbe semplicemente al ritorno alle norme precedenti. Ma anche qualora sia giuridicamente fondata l'ipotesi di un blocco, per quale ragione il termine di scadenza non potrebbe essere posticipato attraverso il tradizionale milleproroghe di fine anno, come già fatto anche nel 2009? Cosa è? Un'altra minaccia?


Sappia, il ministro Gelmini, che non saranno queste intimidazioni, né le continue violazioni dei più basilari principi della democrazia a fermare la nostra mobilitazione ferma, pacifica e determinata contro un DdL che disegna un futuro di precarietà per noi e per le generazioni future e cancella definitivamente la democrazia negli atenei e il diritto allo studio in questo paese. In un'università in cui lavorano circa 60000 precari e dalla quale escono per pensionamento quasi 2000 docenti all'anno, la cancellazione delle poche decine di contratti a tempo determinato consentiti ogni anno dal DdL e dalla manovra economica di luglio non è certo una minaccia che possa fermare la nostra protesta.


Coordinamento dei Precari della ricerca e della docenza - Università (CPU)http://coordinamentoprecariuniversita.wordpress.com/ 



PS: intanto la "riforma" è stata calendarizzata a dopo la fiducia!

mercoledì 1 dicembre 2010

Cosenza: Occupazione dell'Autostrada

Innanzitutto un volantino del Coordinamento Precari dell'Università:

Quindi la galleria delle foto dell'occupazione dell'autostrada avvenuta ieri 30 novembre 2010:


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(link galleria)

Ci sono anche le foto dell'assemblea del 29 novembre presso l'Aula Magna:


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(link galleria)

sabato 27 novembre 2010

Resoconto occupazione aula magna e Assemblea di ateneo

Ecco il resoconto, scritto da Emanuela, degli eventi del 25 novembre:

precari invisibili della ricerca unical - foto di repertorio

Il 25 novembre, durante l'assemblea autoconvocata in aula magna si è discusso fino a serata inoltrata sulle iniziative da intraprendere per la prossima settimana e in particolare, per la giornata del 30 quando ci sarà la ripresa del dibattito parlametare. Le proposte avanzate sono state diverse e hanno riguardato soprattutto le iniziative da fare in vista di martedì.
C'era chi ha proposto l'occupazione del rettorato, chi ha chiesto la formalizzazione delle dimmissioni da parte di presidi, direttori di dipartimento e del rettore, chi ha proposto il blocco delle lezioni e degli esami, chi ha pensato ad un corteo a Cosenza insieme agli
studenti medi.
Non c'è stata una vera e propria votazione tra quanti erano presenti alla fine dell'assemblea ma tra le varie proposte si è deciso per le seguenti iniziative:
  • un'assemblea di ateneo, lunedì 29 ore 14 in aula Caldora (l'aula magna non è disponibile per l'arrivo di Vendola il giorno dopo);
  • gli studenti hanno deciso di mantenere l'aula magna occupata anche durante la notte. E' probabile che l'occupazione si sposti nel corso del week end nei pressi di un luogo/monumento simbolo della città per ottenere maggiore visibilità;
  • sensibilizzazione e informazione (oggi e luendì mattina) degli studenti e di tutto il corpo accademico per l'adesione all'assemblea di ateneo di lunedì.
Appuntamento quindi, lunedì 29 ore 14 aula Caldora.

In chiusura un video e un po' di link:


La galassia degli atenei ribelli su Repubblica; il ddl Gelmini su Science Backstage; la Rete29Aprile; Collettivo Precari dell'Università

Ponte sullo stretto!?

Riceviamo dagli studenti e pubblichiamo:

Mercoledì 1 dicembre Aula P2 Occupata, cubo 40c
  • ore 17.30: Apertura
  • A seguire: Presentazione dei libri I padrini del ponte e Ponte sullo stretto e la politica dei disastri con gli autori Antonio Mazzeo e Luigi Sturniolo
  • A seguire: Dibattito con gli autori e con la Rete No Ponte - Calabria

  • ore 20.30: Cena Sociale
  • A seguire: Proiezione film sul tema

    Interverrano

    • Antonio Mazzeo, militante ecopacifista ed antimilitarista siciliano, è componente della Campagna per la smilitarizzazione di Sigonella. Ha pubblicato alcuni saggi sui temi della pace e della militarizzazione del territorio, sulla presenza mafiosa e sulle lotte internazionali a difesa dell’ambiente e dei diritti umani. Ha inoltre scritto numerose inchieste sull’interesse suscitato dal Ponte sullo Stretto in Cosa Nostra, ricostruendo pure i gravi conflitti d’interesse che hanno caratterizzato l’intero iter progettuale.
    • Luigi Sturniolo, giornalista siciliano autore di svariati libri inchiesta per la casa editrice Terre libere edizioni
    • Rete No Ponte - Calabria: Finalità della rete è mettere in atto ogni iniziativa utile a fermare lo scempio ambientale, economico e sociale rappresentato dal progetto di costruzione del Ponte sullo Stretto. (tratto dai dieci punti della carta disponibile sul sito)

Libri
  • I padrini del ponte. Affari di mafia sullo stretto di Messina. Il libro, sulla base di una documentazione che privilegia le fonti giudiziarie, fornisce una sistematizzazione di innumerevoli denunce e indagini sugli interessi criminali che ruotano attorno alla costruzione del Ponte sullo Stretto. La prefazione è stata curata da Umberto Santino del Centro di Documentazione Antimafia "Giuseppe Impastato".
  • La politica dei disastri, di Luigi Sturniolo e Antonello Mangano. La strage di Giampilieri non è nata per caso, e neanche per semplice incuria. Non è vero che non era stato fatto nulla, anzi. Molto è stato fatto: ma in direzione della preparazione sistematica e accurata della sciagura. Con il Ponte sullo Stretto, si prosegue esattamente sulla stessa strada: la politica dei disastri di Bertolaso, Berlusconi e Ciucci...