venerdì 21 maggio 2010

DICIAMO NO ALLA RIFORMA GELMINI.

IL DDL GELMINI DI RIFORMA DELL'UNIVERSITÀ, QUALORA APPROVATO DAL PARLAMENTO, STRAVOLGEREBBE LA NATURA E L'AUTONOMIA DEL SISTEMA UNIVERSITARIO PUBBLICO DEL PAESE, SENZA RISOLVERE NESSUNO DEI SUOI PROBLEMI, CHE PURE CHIEDONO DI ESSERE SUPERATI. SI TRATTA DI UN ATTACCO FRONTALE ALL'UNIVERSITÀ, GRAVE PER LE MISURE DI RIORGANIZZAZIONE IPOTIZZATE, CARENTE PER QUELLO CHE OCCORREREBBE PREVEDERE E CHE NON VIENE PREVISTO, AUTORITARIO PER L'IMPALCATURA ISTITUZIONALE COMPLESSIVA CHE LA SORREGGE. LA COMMISSIONE DEL SENATO STA ORA APPORTANDO EMENDAMENTI CHE NE ATTENUANO ALCUNI ASPETTI ESTREMI; CIONONOSTANTE MANTIENE UNA IMPOSTAZIONE AZIENDALE-AUTORITARIA, CONSEGNANDO A RISTRETTI GRUPPI DI BARONI E AI RETTORI LA POSSIBILITÀ DI CONDIZIONARE PESANTEMENTE L'INTERA FILIERA DEL PROCESSO DI RIPRODUZIONE ACCADEMICA E DI GESTIONE POLITICO-AMMINISTRATIVA DEGLI ATENEI (DALLA ELEZIONE DEI RETTORI ALLA COMPOSIZIONE DEGLI ORGANI DI GOVERNO, DAL RECLUTAMENTO DELLE FIGURE DEI GIOVANI STUDIOSI FINO ALLE PROGRESSIONI DI CARRIERA DEL PERSONALE DOCENTE). ROMPE LA SOLIDARIETÀ FRA LE DIVERSE COMPONENTI DEL SISTEMA UNIVERSITARIO, CON NORME DI MANIFESTO FAVORE NEI CONFRONTI DEL SOLO CORPO DOCENTE DI PRIMA FASCIA.
DEPOTENZIA IN MODO IRRESPONSABILE LA FUNZIONE DOCENTE DEL RICERCATORE DI RUOLO E PREVEDE ASSEGNATARI PRECARI DI TENURE-TRACK, LA CUI AUTONOMIA DI RICERCA È PESANTEMENTE CONDIZIONATA DALLE CONDIZIONI DI MOBILITÀ VERTICALE.
NELL'ASSEMBLEA DEL GIORNO 11 MAGGIO TUTTI I PRESIDI DELLE NOSTRE FACOLTÀ HANNO PROSPETTATO IN MODO CORALE, POLITICAMENTE E ACCADEMICAMENTE CHIARO, IL TIMORE DELL'IMPRATICABILITÀ DELL'AVVIO DEL PROSSIMO ANNO ACCADEMICO, A CAUSA DELLA DRASTICA RIDUZIONE DELLE RISORSE E DELLA POSSIBILE INDISPONIBILITÀ DEI RICERCATORI.
I FONDI PER LA RICERCA, PER LE BIBLIOTECHE, PER LE SCUOLE DI DOTTORATO, SONO STATI DRASTICAMENTE TAGLIATI. IL SENATO ACCADEMICO, NELLA SEDUTA DEL 3 DICEMBRE 2009, UNANIME, HA ESPRESSO IL PROPRIO FORTE DISSENSO NEI CONFRONTI DEL DDL GELMINI.
L'UNIVERSITÀ PUBBLICA DEVE RESPINGERE QUESTO ATTACCO. IL SISTEMA DI RICERCA E DI FORMAZIONE DEL PAESE DEVE GUARDARE CON ATTENZIONE STRATEGICA ALLA FUNZIONE FORMATIVA DELL'ISTRUZIONE UNIVERSITARIA NELLA PROSPETTIVA DELLA FORMAZIONE DI CITTADINI E DI LAUREATI CAPACI DI AUTONOMIA CRITICA E AL CONTEMPO IDONEI A SOSTENERE LE ESIGENZE DI SVILUPPO.
TUTTI COLORO CHE OPERANO NELL'ATENEO SONO INVITATI, IN QUESTO DELICATO MOMENTO, AD ANTEPORRE LA LOTTA AL DDL GELMINI ALLA RESPONSABILITÀ VERSO LE STRUTTURE DIDATTICHE DI APPARTENENZA.
QUESTO COMPORTA L'IMPEGNO A CHE LE FACOLTÀ, I CORSI DI LAUREA, I DIPARTIMENTI, LE SCUOLE E I CORSI DI DOTTORATO PRENDANO POSIZIONE IN MODO NETTO; QUESTO COMPORTA, ALTRESÌ, CHE TUTTI CONTRIBUISCANO AD ORGANIZZARE NELL'ATENEO LE INIZIATIVE PIÙ APPROPRIATE AL CONTRASTO DELLA RIFORMA, IN SINTONIA CON QUANTO AVVIENE NELLE ALTRE UNIVERSITÀ ITALIANE.
IL RETTORE DEVE MANIFESTARE ALLA CRUI E AL MINISTRO LA SITUAZIONE INSOSTENIBILE IN CUI SI TROVA L'UNIVERSITÀ DELLA CALABRIA.

Per firmare l'appello scrivere una mail a sivini@unical.it

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